VIAREGGIO. “La ex-caserma e il liceo scientifico: che fare? Cosa pensare per il loro futuro e per il futuro della città? La ex-caserma è di proprietà della Provincia di Lucca: è un bene già ora alienabile, ma con una destinazione pubblica che la rende poco appetibile per gli investitori.” Lo scrive in una nota il gruppo consiliare di Sel, composto da Geronimo Madrigali e Chiara Bozzoli, entrambi iscritti al circolo tematico ‘Libertà è Partecipazione’.

“Il liceo scientifico è del Comune di Viareggio, la Provincia da molti anni, durante la breve pausa estiva, impiega su di esso ingenti risorse, per garantire minime condizioni di sicurezza e decoro e senza la possibilità di renderla una scuola davvero accogliente, moderna e funzionale. Solo quest’anno sono stati messi a bilancio circa 300mila euro per la manutenzione del tetto.

“Per quanto riguarda l’ex-caserma, né il Comune né la Provincia hanno ad oggi la disponibilità di fondi necessaria per restituirla alla città nelle forme che molti vorrebbero, ovvero uno spazio pubblico in un polo culturale interamente rinnovato formato da essa e dal vicino Palazzo delle Muse.

“Se ci fossero finanze disponibili potremmo acquistare l’immobile dalla Provincia oppure potremmo progettare per esso un uso interamente pubblico: dobbiamo però fare i conti con la reale situazione delle casse vuote che ci hanno lasciato i precedenti amministratori, alcuni dei quali oggi hanno il coraggio di indignarsi sui giornali gridando alla speculazione edilizia.

“Partendo da questi presupposti, la prima opzione di scelta è semplicemente una nonscelta, lasciare tutto così com’è ora: la ex-caserma inutilizzata in attesa di tempi migliori, il liceo con gli annuali riaggiustamenti e nelle condizioni – accettabili, ma certo non pienamente soddisfacenti – di adesso.

“Si può però forse immaginare un esito diverso. Il cambio di destinazione d’uso della excaserma spetterebbe, nel caso, al Consiglio Comunale di Viareggio, nei limiti del vincolo di soprintendenza ad un uso residenziale, ricettivo o direzionale. Finora si è sempre presentata quest’opzione come il male assoluto, come la cessione completa dell’immobile alla speculazione privata.

“Ma nessuno ha detto che debba essere così per forza: il Comune potrebbe immaginare un cambio di destinazione che salvi l’esigenza della vendita accanto a quella del mantenimento, se pur parziale, di una destinazione pubblica. Potrebbe infatti essere fatto un cambio di destinazione a edilizia residenziale che vincoli l’eventuale acquirente e costruttore a mantenere il piano terra, o la porzione con accesso da Via Mazzini, ad uso pubblico. L’acquirente sarebbe così obbligato ad una ristrutturazione che consegnerebbe alla città un bene, per lo stato in cui versano le casse comunali, altrimenti non utilizzabile: al piano terra si potrebbe prevedere allora, ad esempio, un Centro
informazioni Turistiche, che sarebbe essenziale in un luogo così centrale della città, o quanto di altro una seria progettazione possa immaginare.

“E il liceo scientifico? Nei due mesi di pausa estiva è impossibile pensare che esso venga seriamente ristrutturato. Del resto, con il denaro ricavato dalla vendita della ex-caserma la Provincia si è già impegnata, qualora lo volessimo, alla realizzazione di una nuova scuola vicino all’area in cui ora è presente l’Iti.

SEL“Se è vero che le scuole stanno bene all’interno del tessuto urbano, altrettanto vero è che una seria progettazione potrebbe fare di quell’area, ormai non più periferica (e centrale nel tessuto più ampio della Versilia, dal cui bacino di utenza provengono molti studenti dello stesso liceo), un nuovo tessuto urbano, ben servito dai mezzi pubblici e da piste ciclabili e anche dalla già esistente variante per chi volesse comunque raggiungerlo in auto, vicino peraltro a quello che vorremmo diventasse un ulteriore polo della cultura viareggina, la Cittadella del Carnevale.

“Così facendo, inoltre, il carico del traffico di auto e ciclomotori diminuirebbe in centro città, a tutto vantaggio della mobilità pedonale che è centrale nella nostra idea di Smart City. In questo caso, l’edificio dell’attuale liceo, già di proprietà del Comune, rimarrebbe ad esclusivo uso pubblico e potrebbe accogliere gli uffici della Viareggio Patrimonio e altri uffici comunali che al momento stanno pagando canoni di affitto esorbitanti, e essere utilizzato per ampliare gli spazi dei contigui palazzi della cultura.

“Questa è solo una possibilità, quella che abbiamo immaginato noi: per tutte le questioni in gioco, crediamo tuttavia che non si possa prescindere dal condividere con i cittadini, che rappresentiamo in Consiglio Comunale, scelte tanto importanti per il futuro di Viareggio.

“Riteniamo quindi necessaria la convocazione di un’assemblea aperta a tutti coloro – insegnanti, professori, associazioni, politici – che vogliono discutere costruttivamente nell’interesse esclusivo dei cittadini. Dobbiamo scegliere insieme alla città: facciamolo.”

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