PIETRASANTA. La Brico Pietrasanta è ancora chiusa e i 12 lavoratori sono ancora a casa in attesa di sapere se il loro posto di lavoro è salvo, oppure si apre anche per loro lo scenario del disoccupato. È Umberto Marchi della Filcams Cgil provinciale a seguire la vicenda per il sindacato. “Una brutta vicenda – afferma Marchi – siamo in una fase di stallo, le due società Brico Center e Brico Pietrasanta stanno mettendo in atto una “guerra” di gruppi, il grande colosso Brico Center contro il piccolo Brico Pietrasanta, una guerra societaria sicuramente legittima da qualunque punto di vista la possiamo guardare, ma a farne le spese sono i lavoratori pietrasantini e questo, considerando la precarietà e la poca offerta di lavoro, è inaccettabile.

 

“Abbiamo chiesto a Brico Pietrasanta di aprire immediatamente una cassa integrazione, abbiamo firmato il verbale e i dipendenti sono da alcuni giorni in CIG, ma anche se abbiamo momentaneamente dato una ciambella di salvataggio, non abbiamo risolto niente.

 

“I lavoratori – continua Marchi – hanno bisogno di riprendere la propria attività, con la CIG non si vive, i tempi dei pagamenti sono biblici, i fondi al momento mancano e quindi le persone devono tirare la cinghia per molto tempo prima di percepire dei soldi, sappiamo di incontri messi in atto tra i professionisti delle due società e forse altri ne seguiranno, ma al momento sembra non abbiano portato niente, il negozio è sempre sotto sequestro.

 

“Nell’auspicio che il giudice decida velocemente sull’avvenire di questa società, stiamo cercando di praticare strade per ridare stabilità lavorativa a questi sfortunati dipendenti, ma l’unica è quella del buon senso, quando si chiede l’intervento della giustizia, i problemi aumentano e quindi l’appello non può che essere rivolto alle due società di cercare un accordo che consentirebbe la soluzione ottimale per riprendere l’attività.

 

“Abbiamo chiesto un incontro al Comune di Pietrasanta – conclude Marchi – abbiamo la necessità che anche la politica in questa storia possa dire la propria, siamo in attesa di recarci in comune con una delegazione di lavoratori poiché la chiusura di un punto vendita come la Brico Pietrasanta, non è un danno solo per i lavoratori che attendono la loro sorte, ma è un danno anche per la cittadinanza e per l’economia di questo territorio”.

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