VIAREGGIO. “Basta”. È il grido dei dipendenti che lavorano per la Clean Company, società di servizi che pulisce gli uffici postali della Provincia di Lucca: anche questo mese i lavoratori non hanno percepito lo stipendio nei tempi previsti. Un caso, questo, che deflagra proprio nel giorno in cui sette giornalisti di Rete Versilia, dopo non essere stati retribuiti per quattro mesi, vengono licenziati.

Umberto Marchi della Filcams Cgil è furioso verso “un’azienda inadempiente: mesi fa questa società ci ha chiesto di prorogare il giorno di pagamento dal 15 al 20 di ogni mese, poiché, a detta loro, il 15 non riuscivano a onorare gli impegni con i dipendenti. Con molta fatica, ma anche su richiesta della Prefettura di Lucca, siamo andati incontro alla società effettuando un accordo che prevedeva il pagamento del personale il giorno 20 di ogni mese.

“In realtà, la società i primi tempi ha onorato l’accordo e poi ha iniziato a fare come prima, ovvero pagare gli stipendi in ritardo creando grosse difficoltà al personale.

“In questa società di Avellino non abbiamo solo il problema degli stipendi, ma anche quello del materiale, spesso le signore che effettuano il servizio di pulizia di per se malpagato, sono costrette a comprarsi il materiale per pulire, fanno richieste alla società e alla responsabile di zona che teniamo a ribadire non ha alcuna responsabilità, se il materiale non arriva dalla sede centrale, com’è possibile portarlo nei vari uffici postali e le dipendenti, per non sentire brontolare i direttori degli uffici, in particolare quelli della Versilia, si sentono in dovere di comprare il materiale che la società non rimborsa minimamente.

“È inammissibile che si continui con questo sistema: la ditta non onora i pagamenti le poste facciano qualcosa, altrimenti com’è già accaduto, le riterremo responsabili in solido, ma non abbiamo neppure voglia di combattere continuamente e chiedere sempre le solite cose, dobbiamo andare a mendicare il nostro, lavorano e non sono pagate, abbiamo più volte richiesto incontro con il direttore provinciale delle poste, ma neppure si è degnato di una semplice risposta, anche solo per dire che non ci riceveva.

“Sembra una congiura contro queste sfortunate lavoratrici, che con la fame di lavoro che c’è, non mollano, tengono duro il loro posto di lavoro nella speranza che qualcosa cambi, dice Marchi, ma questa società non sembra abbia intenzione di farlo, addirittura da qualche giorno non rispondono più neppure al telefono nè alle dipendenti nè al sindacato.

“Abbiamo fatto l’incontro in Prefettura dove ci hanno chiesto di andare incontro alla società, lo abbiamo fatto, a questo punto chiediamo noi che intervenga la Prefettura, sia con le poste sia con la Clean Company, non possiamo più andare avanti in questa maniera.”

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ultimo aggiornamento: 24-09-2013


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