LUCCA. Favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso, ad esempio, forme di coworking, promuovere la valorizzazione e la leadership al femminile, facilitare l’accesso al mondo del lavoro da parte delle donne, contrastare gli stereotipi di genere e, in particolare, educare all’equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna.

Sono alcuni degli obiettivi contenuti nell’Accordo territoriale di genere 2013 – 2014 siglato a Palazzo Ducale ieri pomeriggio (martedì 24 settembre) da parte dei rappresentanti di tutti i soggetti partecipanti:

La Provincia di Lucca, la Consigliera di Parità, la Prefettura, la Procura della Repubblica, la Questura, l’Arma dei Carabinieri – comando provinciale di Lucca, l’Ufficio Scolastico Regionale sezione di Lucca, l’Azienda USL 2, l’Azienda e USL 12, i Centri Antiviolenza, i Comuni, le Scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori di II grado della provincia di Lucca, l’Associazione Industriali, la Camera di Commercio, le Associazioni del territorio e altri soggetti interessati.

L’accordo coinvolge numerosi enti locali, le aziende sanitarie, le scuole, le associazioni datoriali e di categoria, nonché i sindacati territoriali e si configura come l’intesa-madre di altri sotto-protocolli, che ogni ente si impegna a mettere in atto, finalizzati all’eliminazione degli stereotipi di ruolo associati al genere, alla valorizzazione dell’identità femminile ed alla realizzazione di principi di parità uomo-donna, creando al contempo un sistema territoriale che sostenga le politiche del lavoro e i modelli organizzativi innovativi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sia nel pubblico che nel privato.

Gli obiettivi individuati dal protocollo a cui aderiscono tutti i soggetti firmatari sono quelli di favorire una cultura in cui ci sia un’equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna, responsabilizzare entrambi i generi e non solo quello femminile nell’assunzione di attività di cura di figli e familiari, con particolare riferimento alle giovani generazioni; favorire l’attenzione sui temi della parità uomo-donna e promuovere la valorizzazione della figura femminile in ogni ambiente di lavoro, studio, relazione; promuovere la partecipazione femminile alla vita politica e istituzionale; promuovere la sensibilizzazione e la sperimentazione di formule organizzative nelle imprese pubbliche e private volte alla conciliazione tra vita e lavoro. I progetti sono finanziati attraverso la legge 16/2009 della Regione Toscana.

 

 

 

 

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