LUCCA. Tutti uniti contro la pressione fiscale. L’invito arriva dalla direzione provinciale della Cna di Lucca che ha votato all’unanimità un documento in cui si invitano le aziende artigiane a reagire contro un livello di tassazione che in alcuni casi limite va a incidere addirittura oltre il 70% del fatturato. Una situazione che purtroppo si somma al periodo di crisi e che rischia di disperdere un patrimonio fatto di competenze, qualità e professionalità, che sono le principali caratteristiche del nostro tessuto produttivo.

“Nei giorni scorsi abbiamo denunciato l’impostazione della Tares, caratterizzata da tariffe incomprensibili che penalizzano in modo pesante la piccola impresa a favore dei grandi gruppi e delle banche”, esordisce il presidente Luca Poletti. “Ora denunciamo anche l’aggravio della tassazione sugli immobili a servizio delle aziende, rimaste beffate dal dibattito sull’Imu che faceva ipotizzare la possibilità di detrazioni fino al 50% mentre poi si è risolto tutto in un nulla di fatto.”

Per questo la Cna di Lucca intende chiedere a tutti gli interlocutori istituzionali, a partire dai parlamentari locali, perché che venga completamente rivista l’impostazione generale della tassazione locale, anche in previsione dell’eventuale introduzione della Service Tax.

Nel documento approvato si sostiene che è fondamentale che le associazioni di categoria siano coinvolte nei processi decisionali, un principio al quale non sfugge nemmeno l’aumento costante del costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti al quale abbiamo assistito in provincia di Lucca: “In previsione dell’istituzione dei nuovi Ato e della riorganizzazione generale degli assetti, chiederemo di essere coinvolti in modo che anche la piccola e media impresa possa dare il proprio parere su questioni fondamentali. Dobbiamo puntare sull’efficienza del servizio e la riduzione dei costi generali in modo da abbassare le tariffe in ambito regionale.”

In poche parole le aziende artigiane chiedono di vedere chiaro su quanto devono pagare. Per esempio sul tema dello smaltimento dei rifiuti speciali, c’è bisogno di maggiore chiarezza a proposito dell’uso delle stazioni ecologiche e sul ruolo delle società che gestiscono la raccolta, perché troppo spesso le imprese sono costrette a sostenere costi raddoppiati.

“Chiediamo alle amministrazioni comunali di essere coinvolti nella stesura dei bilanci e nella definizione delle tariffe, comprese quelle a domanda individuale”, conclude Poletti. “Sono certo che la nostra presenta sarebbe utile nei confronti delle imprese anche sul piano informativo in tema di servizi e agevolazioni.

“Infine voglio fare un appello anche alle nostre associazioni nazionali invitando Rete Impresa Italia ad aprire da subito una vertenza con il Governo in merito alla legge sulla Tares, organizzando una grande campagna di informazione e mobilitazione sul territorio a sostegno di questa iniziativa.”

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ultimo aggiornamento: 26-09-2013


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