MASSAROSA. Basta con le sagre. Con rabbia la presa di posizione è emersa nell’ultima riunione fra i commercianti, i proprietari degli esercizi pubblici e il Comune di Massarosa. La causa scatenante è stato l’annuncio dell’imminente aumento fino al 250% delle tasse comunali agli esercizi pubblici per i rifiuti. Nessuno degli intervenuti ha messo in dubbio i valori fondamentali del volontariato, ma “permettere l’apertura da maggio a ottobre di ristoranti a cielo aperto con controlli e regole diverse rispetto a quelli degli esercizi pubblici non è più tollerabile”, hanno rimarcato.

 La difesa d’ufficio dell’assessore Adolfo Del Soldato – molto vicino al mondo del volontariato e convinto fautore della nuova area Sagra di Quiesa, l’ultima nata – non è bastato a placare gli animi de i commercianti.

 “Non ce la facciamo più  – i commercianti urlavano dalla platea. “In estate, l’unico periodo rimasto per lavorare, il flusso turistico viene completamente assorbito da una concorrenza che a dire sleale e dir poco, che non ci lascia alla fine nemmeno i soldi per pagare quelle imposte che ci imputate. Non vogliamo farle chiudere, sono importanti, ma vogliamo essere parificati: noi paghiamo tasse, dipendenti e affitti tutto l’anno e i costi non sono più sostenibili”.

 “O date a noi le stesse facoltà di utilizzare volontari senza assumere, di pagare le tasse in base ad un forfait autocertificato alla SIAE sulle presenze del giorno, di avere quasi azzerate le tasse comunali, oppure dovranno essere le sagre ad adeguarsi alle nostre regole: Scontrini fiscali e tasse pagate sul fatturato, assunzioni regolari e tutti i balzelli che i bar e i ristoranti hanno. Dato che sono passate da essere eventi benefici per la realizzazione di obiettivi mirati a vere e proprie aziende, chiediamo che il comune vigili che la concorrenza sia leale”.

 L’assessore Pierucci, presente all’incontro e fautore del primo Regolamento sulle sagre ha commentato che con lo stesso regolamento non si poteva fare di più. Tra le poche vittorie che il documento vanta, quello di aver ottenuto un congelamento delle sagre esistente: non ne potranno sorgere altre sul territorio massarosese.

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