VIAREGGIO. “È bene ricordare che l’articolo 90 del decreto legislativo 267/2000 dà facoltà al sindaco di costituzione di uffici posti alle sue dirette dipendenze per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo attribuite dalla legge. I collaboratori del sindaco, così come individuati ai sensi del citato articolo 90 del Tuel, derivano direttamente dall’organo di governo ed a questo, unicamente a questo, risultano subordinati e relazionati.” Lo scrive in un intervento il capogruppo consiliare del Pdl Antonio Cima.

“È un supporto direttamente riferito all’organo che ha conferito l’incarico e non può estendersi alla struttura comunale. In tale ottica non possono essere agli stessi attribuiti compiti di gestione né può essere ammessa alcuna ingerenza nelle attività proprie dell’Ente Locale la cui vita amministrativa risulta preclusa ai collaboratori. L’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo ancorché supportato dai collaboratori (ex articolo 90) rimane di specifica spettanza dell’organo di governo e non può essere direttamente svolto dagli stessi.

“Avere effettuato l’individuazione del dottor Iascone quale collaboratore del sindaco delegato per gli affari riguardanti la politica della Polizia Municipale e la sicurezza urbana contravviene alla riportata individuazione, né può ritenersi possibile il conferimento di una delega politica in considerazione della specifica disciplina riguardante le deleghe dettata dal Tuel. Tanto più se si volesse considerare il predetto nella situazione di collaboratore al tempo stesso delegato del sindaco.

“In base a tutto questo i collaboratori scelti dal sindaco non possono svolgere compiti che la legge non riconosce loro, ad esempio rivolgersi agli uffici con lettere sottoscritte per qualsiasi motivo sia informativo sia per convocare riunioni o tantomeno ordini e disposizioni. Possono partecipare a riunioni convocate da altri soprattutto in qualita’ di ascoltatori per supportare eventuali richieste del sindaco stesso.

“Se volessi ricordare un episodio spiacevole quanto ridicolo, un collaboratore del sindaco che chiede ad un vigile urbano di parcheggiargli la macchina è una cosa che gli è stata immediatamente contestata e che personalmente, anche quando ero sindaco, non mi sarei mai sognato di fare.

“Tutto questo spero serva a chiarire una volta per tutte limiti e competenze, facendo in modo che nessuno pensi di poter fare ciò che vuole travalicando i confini dettati dalle leggi e norme dello Stato.”

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ultimo aggiornamento: 17-10-2013


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