VIAREGGIO. Questa settimana si svolgerà a Viareggio il Congresso del Partito Democratico. “La ricerca della conferma della Segretaria Elisa Montaresi, già consigliere comunale, entrata per sostituzione del dimissionario Glauco Dal Pino e che avrebbe, nei due mesi precedenti, fatto una sorta di tirocinio, delinea due visioni di partito distinte. Nonostante nutra stima nei confronti di Elisa e dei nostri iscritti che la sostengono mi trovo qua per ‘sfidarla’ perché credo che non sia giusto che si concentrino sulla stessa persona due importanti cariche come quella di consigliere comunale e segretario del partito.” Così Daniele Ceragioli, già candidato lo scorso dicembre alle “parlamentarie” del centrosinistra, avanza la propria candidatura in qualità di segretario comunale del Pd di Viareggio.

“Perché ci sono delle deduzioni che nascono dalla scelta, seppur motivata con la parola d’ordine del rinnovamento, di caricare, o sovraccaricare, la stessa persona di due così importanti responsabilità:

– In primis significa che si ritiene che non vi siano altre persone in grado di svolgere questo compito e, conoscendo molti degli iscritti del Partito Democratico viareggino, posso affermare che mi sembra una deduzione errata. È, al tempo stesso, una deduzione amara: spesso nel nostro partito sembra di giocare in una squadra dove si preferisce scendere in campo in 9 e lasciarne 2 in panchina perché si teme che se entrano faranno autogol.

– Caricando la stessa persona di entrambi i ruoli si impedisce ad altri di fare un’importante esperienza all’interno del partito facendo venire meno così una della prerogative fondamentali del Partito Democratico ovvero la partecipazione.

– C’è forse la visione, legittima per quelli che credono che il PD debba essere il “Partito dei Sindaci”, che immagina il partito come appendice dell’Amministrazione Comunale e non come una forza autonoma e complementare.

“Ho sostenuto in modo convinto la campagna elettorale di Betti partecipando attivamente al comitato e sostenendo i due consiglieri comunali della giovanile – fra cui la stessa Elisa Montaresi. sono tutt’oggi convinto che l’amministrazione di centro sinistra rappresenti la migliore speranza per far ripartire la nostra città ma credo che il partito debba avere un altro ruolo.

“La legge del 1993 ha introdotto l’elezione diretta del Sindaco al quale viene affidato un potere enorme e dove il partito di maggioranza ed i consiglieri comunali della maggioranza rappresentano un contrappeso naturale. Credo che anche Locke e Montesquieu sarebbero d’accordo con quanto affermato e penso che questo debba essere ruolo naturale del partito all’interno del gioco della democrazia locale. È per questo motivo che non credo che il ruolo di segretario del partito di maggioranza debba essere interpretato da uno dei nostri consiglieri comunali.

“Sono due visioni del nostro partito, e della funzione dei partiti in generale, che si contrappongono: il comitato elettorale permanente sempre pronto a dire di sì e giustificare le scelte dell’amministrazione e – l’altra visione – dove il partito deve essere lo stake holder nei confronti dell’amministrazione e che ne segue la corretta adozione del programma elettorale, capace di recepire le istanze dell’elettorato che vogliamo rappresentare e trasmetterle nel modo più efficace possibile ai nostri amministratori.

“È su questa, e per questa, seconda visione che mi candido alla guida del partito a Viareggio.

“Voglio far ripartire il partito di Viareggio, nel caso in cui sarò eletto, semplicemente facendo sentire la partecipazione di ogni iscritto come necessaria e fondamentale per il buon funzionamento del nostro partito.

– Ponendo l’accento sui temi piuttosto che sulle persone. Inserendo la prassi d’incontrare le associazioni ed i corpi sociali che costituiscono il tessuto cittadino della nostra Viareggio.

– Evitando la creazione di centri decisionali dove poche persone ricoprono più incarichi e facendo sentire ogni iscritto come necessario.

– Spronando i circoli ad una presenza reale assicurando l’analisi delle decisioni prese dai circoli all’interno dell’Assemblea Comunale.

– Verificando – compatibilmente ai regolamenti – l’istituzione di una clausola di presenza minima all’interno dell’Assemblea Comunale;

– Riaffermando il rispetto delle regole come base della partecipazione. Detto così sembra il solito politichese criptico ma che si traduce nel rispetto degli orari delle riunioni e nel divieto di fumare negli spazi chiusi.

– Una nuova linea comunicativa più aperta all’esterno.

– Un partito che stia maggiormente sulle questioni del lavoro e che, come ho già avuto modo di dire, parli dei problemi dei lavoratori precari e stagionali almeno quanto ha parlato in questi anni delle questioni dei balneari.

“Concludendo, se dovessi diventare segretario comunale come primo progetto inviterei tutti i cittadini non italiani residenti nella nostra città a partecipare alla vita politica e a scegliere il nostro partito perché il Pd rappresenta l’unica forza che crede nell’integrazione come sano motore dello sviluppo della nostra società.

“È per queste ragioni, per questa visione di un partito autonomo, aperto e partecipato che mi presento al Congresso nella convinzione che il nostro partito riesca a fare una politica di livello se impara a giocare con la squadra al completo senza lasciare nessuno in panchina.”

Chi è. Daniele Ceragioli, 32 anni, laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università di Firenze con esperienze nell’associazionismo e cooperazione, attualmente lavoro come Assistente Bagnanti.

Iscritto al Partito Democratico dal 2008, non vi ha mai ricoperto alcun incarico. Ha lanciato alcune iniziative per un diverso approccio all’attività politica – la pulizia del Molo di Viareggio con i Giovani Democratici, la “Gorillata” per ricordare all’amministrazione comunale la cura del verde pubblico e il “Funeralone” della cultura in occasione della nuova chiusura di un cinema in Passeggiata.

Nel dicembre del 2012 è stato candidato alle primarie versiliesi per il Parlamento italiano.

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