VIAREGGIO. Un gruppo di lavoro sulla Tares, prima della definizione dei saldi 2013 e per progettare per tempo il 2014 al fine di attivare un programma generale di riduzione dei costi di gestione e rimodulare la tariffa in modo da alleggerire il peso sulle imprese e un tavolo con le categorie e gli assessorati competenti per rivedere l’insieme di norme finanziarie e fiscali che regolano il rapporto tra Amministrazione e imprese. Sono queste le principali richieste portate dalla presidente di Confesercenti Esmeralda Giampaoli e dal direttore di Confesercenti Emanuele Pasquini in un incontro con l’assessore al bilancio e finanze Alessandro Caprili.

«Abbiamo registrato – commenta la presidente Giampaoli – la disponibilità ad aprire subito alcuni percorsi di lavoro e di confronto serrato con le categorie. L’agenda su cui è necessario lavorare è condivisa. Tra l’altro nelle scorse settimane su alcuni di questi punti abbiamo presentato un documento unitario con Ascom, Confcommercio e Coordinamento Centro città. Il nostro timore è tuttavia che i tempi della discussione prima e delle scelte dopo si dilatino al punto da non riuscire a dare risposte concrete alle imprese che ci sollecitano ogni giorno su questioni chiave come eccesso del peso della Tares, regolamenti fiscali punitivi per le imprese, sanzioni esose al limite dell’usura per ritardati pagamenti, fidejussioni pesanti ed inutili per le attività economiche».

«Per questo abbiamo richiesto l’attivazione di due tavoli di lavoro. Il primo sulla Tares, in linea con quanto già sollecitato nei giorni scorsi. Si tratta di una tariffa che pesa in modo imponente sul bilancio di molte imprese ed è pertanto urgente attivare un percorso con le associazioni di categoria, ma anche con le società di gestione, in primis per la progressiva riduzione dei costi e conseguentemente della tariffa base; in secondo luogo per una diversa ripartizione degli stessi, alleggerendo alcune categorie fortemente penalizzate.

«Il secondo tavolo – conclude Confesercenti – sui rapporti tra imprese e pubblica amministrazione per quanto concerne entrate tributarie, ritardati pagamenti, principio di ravvedimento operoso, riduzione delle sanzioni eccessive, cauzioni e fidejussioni. Un tema sul quale le proposte da parte delle categorie sono puntuali e più volte rappresentante, ma che coinvolge diversi regolamenti ed anche diversi assessorati e che pertanto va affrontato da subito con un coinvolgimento di tutti i soggetti, altrimenti la modifica dei regolamenti impiegherà mesi se non anni e invece c’è bisogno di dare subito segnali alle imprese».

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