VIAREGGIO. Una dimensione tutta nuova, che ben poco ha a che vedere con un passato recente in cui gioie e delusioni sono andate di pari passo. Quando in estate è arrivata la chiamata del Pavia, Federico Sorbo non ci ha pensato troppo su: contratto biennale, progetto interessante e prospettiva di giocare con continuità.
Un’opportunità troppo allettante per non essere colta al volo. Adesso il difensore fortemarmino è una presenza imprescindibile nella difesa lombarda e domenica contro il Lumezzane ha segnato il primo gol stagionale, di testa, su azione d’angolo. “È stato bello, peccato non sia servito per vincere – dice – purtroppo non stiamo ottenendo i risultati sperati, ma io qui mi trovo molto bene. Attorno a me sento la fiducia dell’ambiente, con l’allenatore ho un ottimo rapporto e soprattutto sto giocando con
continuità”.
Proprio quest’ultimo aspetto è tutt’altro che marginale. “A Carpi ho conquistato una promozione in B – spiega Sorbo – ma ho fatto molta fatica a trovare spazio. Non c’erano le condizioni per rimanere lì”. Andando a ritroso nella carriera di Sorbo, c’è pure il doloroso addio al Viareggio (gennaio 2013, ndr). Il difensore, però, non serba rancore: “Quella di andare via è stata una scelta mia, anche se mi è dispiaciuto lasciare un gruppo di amici a cui ero affezionato. Ho commesso qualche errore per colpa dell’inesperienza (si riferisce al rosso rimediato a Prato, ndr)”.
Tornando al capitolo Pavia, è impossibile tralasciare l’amichevole di Vinovo contro la Juve: “Un’esperienza indimenticabile – ricorda -, dovetti marcare Llorente che è una gran persona, non solo un ottimo giocatore”. E domenica, dato che il girone A di
Prima Divisione riposa, Sorbo sarà presente ai “Pini” per assistere a Viareggio-Ascoli: “La classifica non rispecchia il potenziale della squadra – dice – spero si riprendano. Mi farà piacere rivedere Sergio Carnesalini”. Immancabile una riflessione sul passaggio di Fiale al Ponsacco: “Dispiace, perché ha dei valori umani e sportivi fuori dal comune”.
