LUCCA. Sono 48 le persone che hanno trovato un’occupazione grazie al progetto formativo “Attivamente” finanziato dalla Provincia di Lucca con il Fondo Sociale Europeo, promosso e realizzato da un ampio partenariato formato da Italiaindustria srl (capofila); C.S.A. Centro servizi per l’Artigianato soc.cons.coop; Cescot Toscana Nord; So.ge.se.ter srl; So.ge.sa 2000 srl; So & Co e Formetica.

Un percorso formativo durato ben 18 mesi avviato con gli incontri di orientamento (a cui hanno partecipato 289 persone) seguite dalle iscrizioni sottoscritte da 191 soggetti. Tra i 95 che hanno portato a termine la formazione, quindi, circa il 50% degli iscritti è riuscito a ricollocarsi al lavoro nonostante il periodo di forte depressione del mercato lavorativo. Dei 48 soggetti ricollocati, 27 hanno trovato un’occupazione nella Piana di Lucca, 17 in Versilia e 4 in Valle del Serchio.

Il bilancio dell’ultima edizione di “Attivamente” è stato stilato nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Ducale alla presenza dell’assessore provinciale alla formazione Mario Regoli, del direttore di Italiaindustria Franco Peselli, di Andrea Pesetti (agenzia So&Co) e di Stephano Tesi del C.S.A., agenzia formativa della Cna di Lucca, nonché di numerosi lavoratori e lavoratrici in mobilità che hanno partecipato al progetto.

L’obiettivo era l’attivazione di una pluralità d’interventi, articolati in più fasi strettamente integrate, di orientamento, formazione ed azioni congiunte di sostegno mirate alla ricerca di una nuova occupazione, rivolti a lavoratori/lavoratrici in Cigs o mobilità, fuoriusciti o provenienti da imprese colpite da crisi aziendali e settoriali del territorio Lucchese.

“Attivamente”, che vede il supporto degli operatori dei Centri per l’Impiego, si è articolato in varie fasi, a cominciare da quella di scouting del mercato con l’attivazione di una rete di relazioni non soltanto con le aziende, ma anche con le associazioni datoriali, sindacali e di categoria e con tutti quegli organismi che, a vario titolo, si occupano di gestione risorse umane.

Tre la fasi principali dell’azione formativa: l’accoglienza e l’orientamento, la formazione vera e propria, il bilancio finale delle competenze e il supporto per la ricollocazione professionale o la creazione d’impresa.

L’assessore Regoli spiega che “il progetto ha intercettato persone che avevano perduto non solo il lavoro, ma anche motivazioni e stimoli e la speranza di ricollocarsi nel mercato del lavoro. In una fase estremamente delicata della propria vita aver intercettato questo percorso ed operatori che hanno saputo lavorare anzitutto sull’accoglienza, sulla rimotivazione e sull’orientamento, ha contribuito a ridare loro speranza e stima, condizione indispensabile per rimettersi in gioco ed affrontare la sfida di una ricerca attiva del lavoro più attrezzati, preparati e fiduciosi”.

Secondo Regoli “i numeri dimostrano che si è trattato di un’esperienza positiva, resa possibile grazie all’utilizzo dei contributi europei , che testimonia come in tempi di crisi la formazione di configuri sempre di più come un’arma strategica. Ora si tratterà di esaminare con maggiore attenzione i risultati emersi e le criticità riscontrate anche per valutare la riproducibilità di questa metodologia nella nuova programmazione dell’offerta formativa e di politiche attive per il lavoro”.

Per ulteriori informazioni: Servizio istruzione, formazione e lavoro della Provincia, via Lucarelli – S. Vito (Lucca) – tel. 0583/417421-417407 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e il martedì e il giovedì anche dalle 15.00 alle 16.00; [email protected]

 

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