VIAREGGIO. Porta lo stesso nome di battesimo di un presidente, Rozzi, che ha scritto le pagine più belli dell’Ascoli calcistica. E i tifosi marchigiani si augurano che con lui si possa tornare, se non a sognare, almeno ad affrontare la Prima Divisione di Lega Pro con più serenità. Lo 0-0 di Viareggio segna il debutto per Costantino Nicoletti, agente Fifa e procuratore, nelle vesti di nuovo presidente dell’Ascoli.

Un esordio positivo, secondo il nuovo numero uno del ‘picchio’: “Mi sono divertito, devo ammetterlo. Però ho sofferto troppo: in novanta minuti ho perso un anno di vita. Ad ogni modo, la squadra ha incarnato lo spirito di questa nuova gestione, mettendoci cuore e grinta e facendo vedere anche qualche bella trama di gioco.”

I complimenti per il capitano Pestrin si sprecano: “Manolo è stato strepitoso. Ma anche il nostro portiere Russo è stato bravo. E poi ho visto uno Scalise sugli scudi, che ha giocato da vero leader. Anche gli esterni mi sono piaciuti. Ma sì, tutti sono stati bravi.”

Nicoletti ricostruisce le tappe che lo hanno portato a prendere le redini dell’Ascoli: “Ho sempre interagito con questa società e c’è sempre stato qualcosa che mi ha legato alla città. In estate ero stato avvicinato dagli azionisti di maggioranza e dalla famiglia Benigni, in particolare da Silvia, l’amministratore delegato.

“Abbiamo gettato le basi per un progetto all’insegna del rinnovamento dal punto di vista dell’assetto societario, che era stato momentaneamente riposto nel cassetto salvo tirarlo fuori una settimana fa.”

 

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