LUCCA. Un confronto con il ministro per gli affari regionali e le autonomie Graziano Delrio, a Lucca, per discutere della riorganizzazione delle Province italiane.

E’ l’incontro che intende organizzare nelle prossime settimane il presidente dell’amministrazione provinciale di Lucca Stefano Baccelli con il sostegno dei senatori Stefania Giannini e Andrea Marcucci. L’annuncio è stato dato stamani (lunedì) dallo stesso Baccelli nel corso dell’incontro che il presidente della Provincia di Lucca ha convocato in sala Tobino con tutti i dipendenti dell’ente per fare il punto sulla situazione del Ddl Delrio e, più in generale, sul progetto di riforma delle Province e delle autonomie locali, anche in virtù della riunione generale dell’Upi svoltasi la scorsa settimana a Roma.

Un confronto, quello di Palazzo Ducale, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il vicepresidente dell’ente Maura Cavallaro, il presidente del consiglio provinciale Andrea Palestini, il direttore generale Riccardo Gaddi e il segretario Paola Maria La Franca, la senatrice Giannini, alcuni consiglieri regionali e provinciali.

Baccelli non ha usato metafore o giri di parole per stigmatizzare il provvedimento proposto dal ministro Delrio. I Iccelli n parole secondo livello, quindi senza rappresentanza politica eletta direttamente dai cittadini.

o sulla loro trasforml presidente ha focalizzato il suo intervento non tanto sulla fitta documentazione fornita dell’Upi nazionale negli ultimi due anni quanto, invece, sulle più recenti prese di posizione della Corte dei Conti e del Censis. Due autorevoli organismi che, in questi giorni, hanno espresso forti dubbi sulla reale necessità di abolizione delle Province o sulla loro trasformazione in enti di secondo livello, quindi senza rappresentanza politica eletta direttamente dai cittadini.

L’auspicio di Baccelli è che “il parlamento recuperi in fretta una ragionevolezza e una lucidità sui criteri da adottare per la riforma che appare proposta in modo molto superficiale e, per alcuni aspetti, addirittura illogico. L’impressione è che si proceda per tentativi quando, invece, l’argomento è molto serio visto che le Province sono un ente di primo livello indicato dalla nostra Carta Costituzionale”.

“Partecipando alle riunioni dell’Upi e ascoltando alcuni rappresentanti politici – ha aggiunto Baccelli – si ha la netta impressione che la maggior parte di loro non sappia quali importanti servizi le Province eroghino quotidianamente, senza neppure pensare alle conseguenze di un eventuale trasferimento delle competenze ma non delle risorse, ai piccoli comuni o alle Regioni. Si vogliono abolire le Province veramente superando le posizioni demagogiche? Allora si proceda con legge costituzionale senza tentare colpi di mano o approvare decreti che, come già accaduto, vengono poi dichiarati incostituzionali”.

Nel suo intervento, il presidente Baccelli, ha sottolineato il fatto che la Corte dei Conti “smonti” il dichiarato obiettivo della forte riduzione della spesa pubblica “derivante dallo smantellamento delle Province e che il Ddl Delrio non quantifichi l’entità del risparmio, per poi affrontare anche la questione delle Città Metropolitane che, non avendo vincoli del patto di stabilità, sono probabilmente destinate ad incrementare la spesa pubblica senza alcuna garanzia di maggiore efficienza. Ma la Corte dei Conti punta il dito anche contro l’incognita del periodo transitorio che sarebbe legato alla nascita dei nuovi enti di 2° livello, nonché sulla ridistribuzione delle competenze di area vasta”.

(Foto Pomella)
(Foto Pomella)

Sulla ricerca compiuta dal Censis, Baccelli ha sottolineato all’assemblea come, in Italia, sia “evidente che oltre il 75% dei sistemi locali del lavoro – ossia dei sistemi a forte coerenza e connessione tra residenza e attività lavorativa – si collochi nel perimetro di un’unica provincia. Insomma che in Italia c’è un’omogeneità tra attività produttive, lavoro, infrastrutture e comunità che è imperniata sul livello provinciale. Per citare poi i problemi che si creerebbero, solo per fare un esempio, se tutta la manutenzione degli edifici delle scuole superiori (in provincia di Lucca sono quasi una cinquantina – ndr) – passasse sotto il controllo dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli”.

“Ringrazio il Presidente Baccelli – dichiara la senatrice Stefania Giannini – per l’invito e per l’opportunità di intervenire su un tema su cui il mio partito è stato tra i primi promotori.

Mi sono presentata oggi a questa riunione con l’umiltà e la volontà di fare ciò che è doveroso nella mia visione del ruolo di parlamentare: ascoltare le esperienze e le opinioni di chi vive le situazioni dall’interno, in questo caso il personale della Provincia di Lucca e i suoi vertici istituzionali e politici.

Ribadisco fermamente che il nostro Paese abbia bisogno di una semplificazione dell’architettura amministrativa dello Stato che, per la delicatezza e l’importanza che assumerà per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese, deve essere condotta con rigore e attenzione puntuale all’art. 5 della Costituzione.

Ricavo da questa mattinata intensa il beneficio del dubbio in merito al Disegno di Legge Delrio, e assumo pertanto un impegno formale non solo a estendere insieme al Presidente Baccelli un caloroso invito al Ministro a confrontarsi direttamente anche in questa sede, ma soprattutto a stimolare un dibattito nei prossimi giorni sullo stesso disegno di legge in sede parlamentare e di partito.

Ciò che desumo dal dibattito odierno e da tutti coloro che sono intervenuti è la necessità di approfondire un tema che è stato finora trattato con molta determinazione politica – anche dal mio partito – ma, al tempo stesso, con una certa superficialità”.

Un incontro coi dipendenti della Provincia non poteva non affrontare la questione del personale dell’ente, su cui si è espressa anche la Rsu sindacale.

Su questo aspetto sia il presidente Baccelli, sia il DG Gaddi – pur prendendo a riferimento le dichiarazioni del ministro il quale ha rassicurato sulla stampa che “nessun dipendente sarà licenziato” – hanno espresso le loro preoccupazioni sulla reale valorizzazione delle singole professionalità. “La riassegnazione dei dipendenti, o almeno di quella parte di loro legata a determinate competenze, presenta scenari che al momento sono prevedibili solo per semplici ipotesi. Anche su questo importantissimo aspetto, perché legato alla vita quotidiana di migliaia di persone e famiglie in tutta Italia – hanno concluso – la mancanza di chiarezza è purtroppo evidente”.

(Visitato 69 volte, 1 visite oggi)
TAG:
graziano delrio province Provincia di Lucca riforma Stefano Baccelli

ultimo aggiornamento: 12-11-2013


Approvato il progetto preliminare per l’accesso al Parco della Pace

La protesta anti-Tares rischia di estendersi in tutta la Versilia