VIAREGGIO. “Vi è in atto un tentativo di fuorviare la vicenda legata alla cittadinanza onoraria ad Ettore Scola che non può essere accettato da parte di nessuno, tanto meno da parte di chi fa il consigliere comunale, e che rischia di non far comprendere ai cittadini quale sia il tema del contendere, svilendo una polemica che invece è importante sotto il profilo della difesa delle prerogative del consiglio comunale e del corpo elettorale.” Lo dice Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago in consiglio comunale.

“Personalmente ritengo che la cittadinanza onoraria, come è stato fatto, sia più giustificata a casi come quello del Corpo dei Vigili del Fuoco che salvò la città nel 2009. A personaggi illustri come Ettore Scola darei piuttosto un riconoscimento in consiglio comunale come ha proposto unanimente la conferenza dei capigruppo. Ma la mia opinione può essere anche opinabile e accetto opinioni diverse.

“La questione tuttavia non è cittadinanza sì o cittadinanza no. Il problema è che si è riunita una commissione dei capigruppo, la si è fatta pronunciare, vi è un documento del presidente del consiglio comunale ufficiale ed agli atti che recepisce la volontà unanime di non ritenere il conferimento della cittadinanza onoraria a Scola mediante delibera di giunta un atto politicamente opportuno e che tutto questo è stato ignorato dalla giunta comunale e dal sindaco.

“Mi chiedo e chiedo a tutti, a cominciare dal presidente del consiglio che vorrebbe scivolare via dal tema che invece la riguarda direttamente, eccome, cosa si riuniscono a fare gli organi del Comune se poi – piaccia o non piaccia il “quid decisum” – non vengono minimamente ascoltati? Cosa eleggiamo a fare il consiglio comunale? Cosa eleggiamo a fare il sindaco? Potrebbe bastare un podestà.

“Cosa c’entra che vi siano temi più importanti in città come quello dell’economia? Lo sappiamo benissimo, non ce lo insegna nessuno. Se è per quello ci sono urgenze ancora più importanti nel paese intero. Il consigliere comunale deve fare il suo lavoro e deve essere rispettato nelle sue prerogative. Deve essere ascoltato e deve dire la sua opinione. Tanto meno deve essere trattato – è il caso della maggioranza in questa vicenda – come carne da cannone, avanti marsh, dietrofront. E la garanzia di tutto questo sta sulle spalle del presidente del consiglio comunale.

“L’assessore alla cultura ha fatto bene a chiedere scusa perché se la vicenda fosse stata trattata con più intelligenza politica come è successo nel caso del porto, di gran lunga più importante ovviamente, avremmo potuto condividere tutti insieme un riconoscimento al Maestro Scola ed applaudirlo in consiglio comunale, evitandogli l’umiliazione di una cittadinanza onoraria zoppa.

“Precisato questo per rispetto degli elettori che hanno mandato me e la lista civica che rappresento in consiglio comunale, avrò piacere anch’io di ascoltare il Maestro Scola ad Europacinema.”

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