VIAREGGIO. Poteva diventare il nuovo eroe della metà azzurra di Liverpool, se Sturridge non avesse pareggiato per la metà rossa a una manciata di minuti dal fischio finale. Ad ogni modo, è stato l’indiscusso protagonista del derby della Merseyside segnando due reti in uno scoppiettante 3-3. Romelu Lukaku, 20enne attaccante belga dell’Everton, è un altro dei talenti sbocciati negli ultimi anni alla Coppa Carnevale, il torneo mondiale di calcio giovanile di Viareggio.
Nato ad Anversa nel 1993 da emigrati zairesi, Lukaku approda nelle formazioni giovanili dell’Anderlecht: quando, nel maggio 2009, firmerà il suo primo contratto da professionista si presenterà con un bottino di 171 reti in 88 incontri ufficiali. Il passaggio definitivo tra i grandi arriva pochi mesi dopo la sua prima e unica partecipazione alla Coppa Carnevale: i biancomalva, giunti quarti due anni prima, sono inseriti nel Girone 10 assieme a Genoa, Lazio e alla formazione del Racing Club de Bobo, proveniente dal Burkina Faso.
I belgi, guidati in panchina da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Johan Walem, debuttano pareggiando 2-2 contro il Genoa di El Shaarawy e Lazarević, colui che proprio ieri ha regalato al Chievo la vittoria nel derby contro il Verona. Il giovane Romelu segna a inizio ripresa il gol che riaccende le speranze dei biancomalva a seguito del doppio vantaggio genoano. Poi c’è la grande occasione per sognare la qualificazione agli ottavi, la sfida contro la formazione africana. Che però si impone 3-1 dopo essere passata pure in svantaggio. L’uscita di scena è pessima: la Lazio di Cavanda e Kozák affossa la formazione di Bruxelles con un inequivocabile 5-0, i ragazzi di Walem tornano a casa.
È andata decisamente meglio qualche anno dopo al fratellino Jordan – curiosità: è nato esattamente un anno dopo Romelu, il 13 maggio 1994 – che ha trionfato nell’ultima edizione del torneo, battendo 3-0 in finale il Milan sotto gli occhi di Allegri, Galliani e Sacchi.
