LUCCA. Andrea Bicocchi è il nuovo vicepresidente di Cesvot, il Centro di servizi per il volontariato della Toscana che raggiunge 3337 associazioni della regione. Nominato nell’assembla in rappresentanza del Centro nazionale per il volontariato (Cnv), fa parte del nuovo direttivo che ieri ha individuato i due vicepresidenti: oltre al lucchese Bicocchi, cui spetta il ruolo di vicario, è stata eletta anche Anna Calvani di Auser. Il nuovo presidente, lo ricordiamo, è invece il deputato Pd Federico Gelli (Acli).
“Uno dei primi obiettivi di questa nuova presidenza, nata nell’ottica della discontinuità rispetto alla gestione precedente, è di riformare Cesvot”, spiega Bicocchi. “Una riforma che pone al centro la valorizzazione delle piccole associazioni. Il nostro scopo è di continuare ad offrire i servizi necessari al volontariato, attuando però una razionalizzazione della spesa che a fronte della diminuzione drastica delle risorse era diventata inadeguata. Il più grande Csv d’Italia deve quindi saper offrire servizi soprattutto a chi non è in grado di agire in autonomia. Insomma, dobbiamo dare un sostegno concreto a chi ne ha realmente bisogno”.
Notizie che interessano in particolar mondo il mondo dell’associazionismo lucchese. “Lucca – aggiunge Bicocchi – è la seconda provincia toscana per numero di associazioni dopo Firenze, la prima per associazioni in rapporto al numero di abitanti. E’ sempre a Lucca che è nato il Cnv ed è qua che si svolge il maggior numero di attività. Il Cesvot, che dovrà essere sempre più trasparente nella gestione e nel rapporto con le singole delegazioni, dovrà quindi offrire le proprie competenze e il proprio sostegno soprattutto alle piccole realtà. Su di loro si concentrerà la nostra attenzione. Perché il mondo del volontariato vive anche una fase di crisi. Ed è quindi necessario restiturire fiducia e offrire strumenti per intercettare nuovi volontari”.
Andrea Bicocchi, 42 anni, fa parte del direttivo Cnv. Da sempre impegnato nel mondo del volontariato cattolico, si è occupato di protezione civile a livello nazionale e fa parte degli organismi dirigenti di Ispro, l’istituto di studi per la protezione civile guidato dall’ex ministro Giuseppe Zamberletti.
