Questa mattina la nostra redazione ha interpellato il Sindaco Mungai per capire cosa avrebbe detto ai cittadini questa sera durante il Consiglio Comunale Aperto dato che ancora non si sa niente su cosa verrà fatto per la riduzione della TARES ai cittadini. La scorsa settimana è stato individuato un fondo di riequilibrio di 180.000 euro per far fronte agli aumenti più alti alle categorie economiche, ma ancora niente sulle iniziative che l’Amministrazione vorrà percorrere per alleviare la tassazione ai cittadini del comune Massarosa.

 

VT: Sindaco Mungai, ci dica che anche i cittadini vedranno ridotta la TARES.

Mungai: “Prima di tutto voglio ribadisco che le cause di questa tassazione eccessiva vengono principalmente da due fattori scatenanti: l’eccessivo costo della gestione dei rifiuti negli ultimi 15 anni e rigide regole imposte dall’alto.

Per la prima parte siamo riusciti a ridurre il costo dei rifiuti a 135 euro a tonnellata circa dai 167 euro precedenti attraverso il superamento dei contratti capestro che gravavano su Massarosa e sugli altri comuni e misure ad hoc in tal senso.Inoltre abbiamo fatto la nostra parte per il risanamento dell’Ersu che a causa di una mala gestione che al mio insediamento contava debiti per oltre 1,7 milioni di euro.
Nel 2012 questa inversione di tendenza è avvenuta con un utile di circa 200.000 euro grazie anche alla raccolta differenziata e un 2013 con risultati di gran lunga migliori.
Potremo certamente fare di più, ma dobbiamo muoverci con cautela per evitare di aggiungere altri contenziosi ad una situazione già compromessa.

Per quanto concerne le regole dell’applicazione della tares non ho molto da dire se non che chi le ha stabilite non ha nessun rapporto con le realtà locali. Già la totale copertura dei costi con la tariffa non prevista negli anni precedenti era già un grosso sforzo. Queste creano anche confusione perché non permettono di comparare le cifre spese in comuni vicini dato che i complicati coefficienti vanno rapportati alle superfici tassabili suddivise per ogni tipologia, in sostanza al numero delle abitazioni e delle diverse tipologie di azienda”

 

VT: C’è chi dice che la gestione rifiuti nel 2008 ci costava 98 euro a tonnellata.

Mungai: A parte che un Comune che ha sul suo territorio gli impianti di selezione e compostaggio concettualmente non dovrebbe pagare o pagare molto poco.
98 euro era comunque una tariffa auto determinata dai comuni, peccato che stiamo pagando i danni derivati da un contenzioso per questa riduzione unilaterale in quanto il fornitore non riconosceva questa tariffa.

 

VT: Se i cittadini non fossero scesi in piazza e avessero creato un comitato avreste lasciato passare il problema, avete sottovalutato un la situazione?

Mungai: Questo non è assolutamente vero!
Il problema è che la situazione finanziaria reale dell’Ente si è palesata solamente a settembre con la certificazione che ci venivano tolti dallo stato ulteriori 2,2 milioni di euro su un bilancio già molto tirato.
Senza questo taglio il problema Tares non sarebbe esistito. Non c’è stato dato il tempo di reagire dato che le cartelle della Tares dovevano essere inviate a fine settembre.
Addirittura la legge è cambiata nuovamente fra ottobre e novembre e questa ci ha permesso di posticipare al 2014 parte degli importi.
Dove abbiamo potuto, per le categorie economiche intendo, questo lavoro di ricognizione è cominciato subito e una prima soluzione è stata trovata sul bilancio 2013 attraverso il taglio dei capitoli non impegnati e le attività ritenute anche dai commercianti di seconda fascia.

Io ringrazio il comitato del lavoro svolto fino a questo momento nelle riunioni fatte ogni sabato mattina per il grande stimolo che danno alla mia amministrazione e per le proposte fatte.
Devo sottolineare però un dato politico: i cittadini si sono uniti in un comitato per una latenza cronica delle opposizioni che non sono mai state in grado di dare suggerimenti e impostare una propria soluzione sull’argomento.
Nell’ultimo consiglio comunale per voler dimostrare la loro attività, solo a fini elettorali, hanno proposto una serie di emendamenti all’assestamento di bilancio per trovare soldi da destinare alla riduzione delle tasse che comprendevano il taglio dei fondi di riserva e della protezione civile indispensabili se avvenissero calamità come negli anni scorsi.
Il taglio dei fondi svalutazione crediti e altri fondi obbligatori per legge. Emendamenti bocciati per l’80% dai revisori dei conti.

Restavano circa 70.000 euro quando noi abbiamo bisogno di 10 volte tanto.
Questi prevedevano il taglio delle spese di riscaldamento degli edifici pubblici, il taglio delle spese di cancelleria, il taglio delle manutenzioni delle strade, il taglio alle scuole.
Pura demagogia.

 

VT: Cosa farete e dove prenderete i soldi?

Mungai: Prima di tutto voglio spiegare che il bilancio 2013 non ci permetteva di dare risposte all’altezza delle aspettative oltre a quelle individuate per le attività.
Di qui la scelta di rinviare la seconda rata della Tares al 2014. Questa rappresenta già una dilazione ai cittadini e ci darà le possibilità di utilizzare le risorse che abbiamo già individuato a copertura della riduzione utilizzando anche i residui del 2013 sui capitoli individuati dal lavoro collegiale col Comitato.

Al momento abbiamo individuato una cifra già superiore ai 500.000 euro che potremo definire con precisione soltanto a gennaio con l’individuazione dell’utile di Ersu.

Sono molto contento che da una ricognizione fatta dagli assessorati, dagli uffici e dal Direttore Generale gran parte di questi fondi derivino proprio dai risparmi sulla gestione dei rifiuti:
500.000 da risparmi per i costi Ersu di cui circa 200.000 da “Il patto per l’Ambiente” relativo alla raccolta differenziata.
Il mio auspicio è che a seguito della chiusura dei bilanci 2013 dell’Ente e delle aziende partecipate, si possa arrivare recuperare un importo più sostanzioso.

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