VERSILIA. Il Cobas igiene ambientale, aderente al Cobas lavoro privato, in merito agli articoli sui finanziamenti destinati a Pioppogatto tiene a precisare che “è fuorviante la distinzione tra riciclatori e inceneritori visto che ricerche epidemiologiche hanno dimostrato la pericolosità degli inceneritori per la salute pubblica. I lavoratori del settore sono da sempre sensibili alle tematiche ambientali visto che sono i primi a pagare, in termini di salute e sicurezza, le conseguenze dell’inquinamento”.
“Ma per riciclare – scrivono Alessio Cerisoli e Davide Banti – occorrono investimenti pubblici e una filiera del riciclo che in altri paesi ha prodotto nuova occupazione. Su questo tema i Governi hanno mostrato ben poca sensibilità perché gli interessi delle lobby dell’incenerimento sono da sempre forti e ben presenti nei partiti di maggioranza. Contro questi interessi bisogna lottare senza indugi visto che le stesse lobby le ritroviamo attive nello smantellamento dei contratti, dei diritti collettivi ed individuali
Dopo anni di bilanci in passivo, quest’anno Ersu vanta utili come dichiarato dal sindaco di Seravezza. Da parte nostra, la proposta di utilizzare da subito i capannoni vuoti di Pioppogatto per iniziare quel trattamento della carta e della plastica che potrebbe consentire l’utilizzo di tutto il personale di Falascaia e Pioppogatto, a partire da quanti ancora oggi sono inspiegabilmente in cassa integrazione (senza alcuna rotazione come prevista dalla legge).
Le scelte politiche coraggiose dei quattro comuni soci di Ersu hanno permesso ad un azienda pubblica di ritornare sana e competitiva.
Questa esperienza fa pensare che la gestione pubblica di servizi e beni comuni , inclusi quelli di igiene ambientale, sia possibile e necessaria per salvaguardare l’occupazione e l’ambiente senza aumentare le tariffe a carico della cittadinanza”.