VIAREGGIO. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Viareggio hanno tratto in arresto, per i reati di danneggiamento seguito da incendio ed estorsione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Lucca, un imprenditore di Pistoia di 60 anni. La misura cautelare è stata emessa a seguito di specifiche attività investigative svolte dai carabinieri, scaturite dall’incendio di un ciclomotore avvenuto la sera del 6 novembre scorso in pieno centro a Viareggio, in via Fratti. Quella sera, nel corso del sopralluogo, i militari si resero subito conto di come quell’incendio, domato dai Vigili del Fuoco, fosse stato di origine dolosa, visto che nelle vicinanze fu rinvenuta una bottiglia di plastica con dei residui di benzina ed un pezzo di legno.
Dopo aver ascoltato il proprietario del motociclo, un imprenditore di Pistoia che dopo il fallimento della sua azienda aveva iniziato ad avere vari problemi di natura estorsiva, i militari hanno approfondito gli accertamenti raccogliendo gravi indizi nei confronti di un creditore in particolare, che si sarebbe reso responsabile, oltre che dell’incendio del motociclo, anche di altri atti intimidatori nei confronti dell’imprenditore. A Pistoia, ad agosto, avrebbe “avvisato” l’imprenditore ponendo sulla sua auto un ordigno incendiario sempre costituito da una bottiglia di plastica con della benzina; ad ottobre, a Prato, avrebbe invece aggredito e minacciato suo padre. I carabinieri hanno accertato come l’uomo, la sera dell’incendio del ciclomotore, si trovasse a Viareggio, proprio nella fascia oraria del fatto delittuoso. Accertamento determinante a far scattare le manette nei confronti dell’uomo, che si trova ora agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in provincia di Pistoia, e fermare così l’escalation di violenza e minaccia posta in essere dallo stesso.
