VIAREGGIO. “Si possono continuare a rinviare azioni politiche ed amministrative serie che intervengano direttamente sul dilagante malessere sociale e sugli effetti di questa crisi che colpiscono anche la nostra città? Possiamo ancora prestare a questi disagi e a queste sofferenze così scarsa attenzione? La risposta dovrebbe essere semplice: la politica in genere e,se permettete quello che resta della Sinistra in particolare,hanno l’obbligo prima di tutto morale e civile di intervenire”.

Lo scrive Paolo Puccinelli, responsabile SEL Territoriale Viareggio. “Questo non solo – aggiunge Puccinelli – come pure reputerei opportuno, per una ferma affermazione del proprio ruolo sociale e nemmeno per fornire una ” qualunque ” risposta ai bisogni ed alle speranze che, in modo magari caotico e spontaneo, emergono dai fatti e dalle manifestazioni di questi giorni in Italia e in città ma perchè questo intervento necessario è semplicemente atteso e dovuto. Esso però va finalmente elaborato,coordinato e gestito agendo direttamente nelle piaghe e nelle troppe solitudini che questi drammi provocano,con rispetto e coraggio,con passione e senso dello Stato,ascoltando e coinvolgendo. La politica e la Sinistra o sono questo o semplicemente non sono niente ed il distacco già evidente con il mondo reale non potrà che accentuarsi!”

“Noi quindi vogliamo affrontare con le nostre forze e le nostre proposte – dice l’esponente di Sel – queste tematiche,chiediamo attenzione e condivisione,non vogliamo né imporre nè indicare da un palco,vogliamo costruire insieme ad altri risposte concrete a partire dalle istanze reali e vissute,non da quelle avvertite o possibili. Consideriamo i problemi dell’occupazione e dello sviluppo ineludibili e prioritari, per questo vogliamo definire politiche attive che creino lavoro nel territorio,che siano in grado di reperire ed indirizzare a tale scopo finanziamenti locali,nazionali ed europei;fondi che vanno perseguiti con tenacia ed intelligenza uscendo dal guscio ed imponendo progetti veri e finalità raggiungibili in un rapporto dinamico con le Istituzioni,in primis la Regione,e con il mondo della ricerca,della formazione e dell’Università. Ci sono cose da fare e percorsi da attivare per reperire risorse da destinare al lavoro e non alla rendita per costruire un nuovo modello di sviluppo che migliori la qualità della vita in questa città”.

“Il nostro compito sarà quello di intervenire con determinazione,stiamo preparando progetti distinti per ambiti e compiti,intorno ad essi chiederemo attenzione non formale e contributi critici dalle categorie economiche e sociali ed anche dall’Amministrazione con particolare attenzione a valorizzare ed a sostenere le scelte e le iniziative della Commissione Attività Produttive del Consiglio Comunale. Però il nostro obbiettivo dovrà essere quello di lavorare ed operare fuori dai luoghi classici,nel vivo della crisi e nel centro del disagio. Per noi il tempo del rinvio, dell’approssimazione e delle dichiarazioni rituali è scaduto”.

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