MASSAROSA. “Nonostante il mio accorato appello di ieri, rivolto ad alcuni amministratori della Versiila, a piantarla con le polemiche, che oramai vanno avanti da anni, sulla gestione versiliese dei rifiuti e su tutti i contenziosi milionari ed essa legati, vedo che il messaggio che ho lanciato non è stato sufficientemente recepito, perché leggendo i giornali assisto ancora oggi ad irresponsabili fughe in avanti e fughe all’indietro da parte di qualche amministratore”.

Così il sindaco di Massarosa Franco Mungai torna a parlare della questione rifiuti. E lo fa con toni duri. “Forse non ci siamo capiti. Fino a che non si è in grado, da amministratori e da persone serie e mature, di distinguere la politica dalla tecnica, non credo che si possa andare lontano. Siamo amministratori a cui spetta dare l’indirizzo: quello che in questi anni e fino ad oggi è mancato in alcuni fondamentali passaggi. Credo che nessuno abbia bisogno di lezioni di diritto amministrativo e se qualcuno continua a pensare di lasciare Massarosa e Pietrasanta nella palude, sbaglia e sbaglia di grosso. I soldi non li stampiamo nemmeno noi, fino a prova contraria; la Corte dei Conti viene a bussare anche alla nostra porta, non solo a quella di altri comuni, la scure del Patto di Stabilità l’abbiamo pure noi. Vogliamo continuare? I comuni non direttamente coinvolti e i loro uffici hanno avuto tempo in abbondanza, negli anni passati, per discutere, anche dal punto di vista tecnico, le varie questioni. Mai eccezione è stata sollevata quando venivano firmati da tutti atti ed impegni, anche mediante passaggi nelle varie giunte e consigli comunali. Ora che arrivano i conti da pagare non va più bene? Gli altri comuni dovrebbero ringraziare Massarosa e Pietrasanta per aver supportato per anni questa battaglia, quando in realtà, superato il periodo commissariale, tutti gli altri si sarebbero dovuti unire per portarla avanti, cosa che è avvenuta solo nel 2007/2008. E invece qualcuno ne prende le distanze. Ricordo infatti che ad essere commissariati, a metà degli anni novanta, non furono soltanto Massarosa e Pietrasanta, ma l’intera Versilia, incapace allora di trovare soluzioni serie, lungimiranti e credibili per la gestione dei rifiuti, come invece fatto coscientemente da altri territori. Cosa che sembra ripetersi ancora oggi”.

“Massarosa e Pietrasanta – scrive Mungai  – si sono difese in questi anni con i denti, su mandato preciso anche delle altre amministrazioni, come nel caso del ricorso in Corte d’Appello a Genova avverso il lodo arbitrale sulle riserve. La richiesta iniziale di Termomeccanica era di 80 miliardi di lire (40 milioni di euro) e se non ci fossimo difesi e se non avessimo contestualmente difeso gli interessi anche degli altri comuni, oggi ci troveremmo a pagarli”.

“Ci sono, come detto, impegni formali firmati dalle amministrazioni negli anni passati e su quelli si va avanti. Vado avanti io come sindaco di Massarosa e dovranno andare avanti anche gli altri sindaci in rappresentanza di quelle amministrazioni che quegli atti hanno firmato in passato. Dire “io non c’ero” è una scusa che non regge. Neanche io c’ero, ma non è una scusa che posso e voglio accampare, perché non sarebbe responsabile. Quando uno ricopre la carica di sindaco, lo deve fare con tutti gli onori e gli oneri. Leggere – prosegue il sindaco di Massarosa –  che gli impianti di Pioppogatto e Falascaia sono solo di Massarosa e Pietrasanta (gli impianti venivano pagati in tariffa da tutti i comuni), che le royalties non sono dovute e non lo erano neanche in passato perché nessuna legge lo prevede (ricordo che i contratti fanno legge tra le parti), che gli altri comuni non hanno partecipato ai processi per cui niente avremmo da pretendere da loro (ci sono tra i comuni riconoscimenti di debiti anche legati agli esiti dei contenziosi), etc. etc., mi fa rimanere esterrefatto e sconcertato”.

“Non credo che sia il tempo delle “lezioncine”, dei buoni propositi, dei “sarebbe opportuno”. Non è tempo di filosofi. E’ tempo di fatti, delle decisioni celeri e delle assunzioni di responsabilità. E il fatto che chi trova il tempo di scrivere o rilasciare dichiarazioni alla stampa, spesso coincide con chi o non interviene alle riunioni o interviene con le idee poco chiare o senza precisi mandati a decidere, facendo slittare le determinazioni, mi stupisce e non poco. Il tema della gestione dei rifiuti in Versilia, nonostante sia il problema più importante, delicato e strategico per i Comuni, da tutti i punti di vista, è un tema che di per sé implica dura applicazione e sacrifici per chi lo segue quotidianamente e non dà certo la visibilità che forse qualche politico cercherebbe. Ma se qualcuno pensa di averla in questo modo, sbaglia di grosso”.

“Ripeto quello che ho detto ieri. Troppo facile sarebbe e troppo facile sarebbe anche per me lanciare “dichiarazioni di guerra” alle altre amministrazioni, non soltanto a mezzo stampa ma anche e soprattutto mediante risolutivi e certamente più efficaci atti giudiziari. Vorrei non arrivare a tanto, ma se costretto non mi tirerò indietro per salvaguardare, come sempre fatto, l’interesse primario dei cittadini del mio Comune”.

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