VIAREGGIO. “L’ultima parola sulla questione ‘giro di valzer’ in consiglio comunale e in giunta non sarà quella del sindaco Betti, ma la mia.” Così Isaliana Lazzerini, capogruppo consiliare della Federazione della Sinistra, replica a un articolo de “La Nazione” che la individua come possibile sostituta di Roberto Rossetti per l’assessorato al sociale.

“Io come consigliere comunale per la Federazione della Sinistra non intendo assumere il ruolo di assessore al posto del compagno Rossetti, lasciando così libero quello di consigliere e facendo entrare Emiliano Favilla. La mia scelta non vuol penalizzare l’entrata in consiglio di Emiliano, che rappresenta con onore il partito di Rifondazione Comunista, ma per altri motivi.

“Prima di tutto Betti ebbe a scegliere Roberto Rossetti fin da subito come assessore al sociale per le sue qualità politiche, umane e intellettuali, facoltà che nessuno disconosce al sindaco e inoltre risulta che Rossetti si è dimesso da Rifondazione, ma non da assessore, posto che lui mantiene congelato fino alal fine del congresso del suo partito. Quindi l’assessore al sociale c’è e può operare tranquillamente rispondendo del suo operato al sindaco e ai cittadini. Nell’occasione auguro a Roberto un buon lavoro in un campo assai difficile.

“Non sono persona che tenta la scalata, si fa per dire, aspirando al posto ricoperto da altri. Sono stata eletta consigliere per aver riportato il maggior numero di voti nella lista e quindi il mio posto è in consiglio.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Inoltre da come la penso io questa giunta non corrisponde alla giunta che avrei voluto, e quindi non ne potrei far parte, perché non riconosco il ‘profumo di sinistra’ come si volle far credere in campagna elettorale. Alcuni esempi? Il criterio con il quale sono trattati i dipendenti comunali, quello con cui sono stati assegnati gli incarichi, l’attegiamento non condivisibile sulle marine, nessun impegno sul lavoro, senza dimenticare quello con cui si tratta il problema dei rifiuti, di Rete Versilia, le mancate decisioni sulla cittadella della pesca e sul porto, i pensionamenti obbligatori per i dipendenti che sicuramente sono a vantaggio di chi ha i requisti della pre-Fornero ma lasciano l’ente senza il patrimonio umano e professionale perchè le nuove assunzioni saranno del 40% dei pensionamenti a partire dal 2017, avviando così l’Ente alla privatizzazione dei servizi e alla ricerca di personale ad incarico.

“Certamente se tutti si fossero impegnati in campagna elettorale ora i consiglieri in consiglio sarebbero due e la Federazione della Sinistra avrebbe avuto più forza per far valere le ragioni di una sinistra che ascolta tutti sia essi dell’ex-Caracol sia altri con i quali poter dialogare.

“Ringrazio tutti quanti mi hanno fatto pervenire parole di stima, cercherò di ricoprire il mio ruolo di consigliere onestamente e con impegno.”

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