VIAREGGIO. “Inizieranno domani sabato 4 gennaio i saldi invernali, momento atteso con ansia dalle imprese del commercio e del turismo per risollevare un po’ gli incassi di una stagione mai così magra, con i consumi tornati ai livelli di fine anni Ottanta. L’attenzione dei consumatori verso i saldi, se da una parte fa ben sperare per l’andamento delle vendite, dall’altro lato si mescola con l’ennesimo pasticcio tutto italiano, relativo alle recenti, confuse disposizioni che imporrebbero l’uso della ‘moneta elettronica’ per tutti gli acquisti superiori a 30 euro, effettuati nelle imprese con fatturato superiore a 200mila euro.” A scriverlo in una nota è la giunta esecutiva di Ascom Viareggio.

“È naturale che, in mancanza di chiare indicazioni, la nuova norma non possa essere ancora applicata e che,
così come ora formulata, non sia neppure accettabile, perché fa gravare ulteriori balzelli sulle piccole attività
economiche, che sono già fin troppo tartassate.

“L’utilizzo di bancomat e carte di credito può essere un vantaggio per gli stessi esercenti, in quanto la minore
circolazione di contante può fungere da deterrente contro furti e rapine, e garantire una gestione più semplice
alle stesse aziende. Ciò sarà possibile, tuttavia, solo in presenza di norme chiare sostenibili, di commissioni
bancarie molto più basse e di norme sulla defiscalizzazione degli acquisti, come ad esempio un rimborso del 2‐
3% dell’IVA sulle operazioni concluse attraverso bancomat e carte di credito.

“Solo in questo modo, infatti, è possibile neutralizzare il rischio, già sperimentato da paesi come Stati Uniti,
Spagna e Australia, che le banche riducano si le commissioni, ma aumentino proporzionalmente, se non di più,
i canoni annuali dei POS e delle stesse carte di debito e di credito, con ulteriori ripercussioni negative sui
consumi.

“Non dimentichiamo poi che proprio negli Stati Uniti, elevati a esempio virtuoso per l’ampio uso di ‘moneta
elettronica’, le aziende pagano circa la metà delle nostre imposte, e i cittadini possono scaricare, dalla
dichiarazione dei redditi, moltissime spese quotidiane. Un sistema, evidentemente, del tutto diverso da quello
italiano, visto che da noi le tasse sono al massimo e in continuo aumento, i pochi consumi rimasti sono visti
come indice di presunta ricchezza, e alla fine chi “rischia” di trarne vantaggio, da questa ennesima confusione
normativa, è soprattutto il sistema bancario.

“Occorre quindi ripensare radicalmente le politiche di intervento sul mercato delle carte di pagamento,
approfondendo la strada della defiscalizzazione dei pagamenti elettronici già percorsa con successo da altre
nazioni, grazie ai benefici diretti percepiti dai consumatori e dunque dalle stesse aziende.

“Diversamente, la riduzione dell’uso del contante non avrà alcun esito positivo bensì produrrà ulteriori effetti
recessivi. Siamo già in grande affanno, rispetto a paesi direttamente concorrenziali con il nostro, dove i limiti
che regolano il contante sono ben superiori, e la stessa IVA sul commercio e sul turismo è nettamente più
bassa, per sopportare questo ulteriore colpo alla nostra economia.”

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ascom viareggio moneta elettronica pos saldi invernali

ultimo aggiornamento: 03-01-2014


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