VIAREGGIO. Dopo il partito lascia anche l’assessorato. Di stamani le dimissioni di Roberto Rossetti dalla carica di assessore della giunta Betti a Viareggio. Una lettera, indirizzata al sindaco e alla stampa, che pubblichiamo integrale.

“Caro Leonardo e cari amici, colleghi e compagni di giunta, come già Vi avevo annunciato personalmente, dopo un periodo di tempo che mi sono preso per riflettere come mi era stato da più parti chiesto, provvedo con questa mia lettera a rassegnare formalmente le dimissioni dalla carica di Assessore alle Politiche Sociali e Diritto alla Casa.

“Questa decisione è la naturale conseguenza della scelta di lasciare il Partito della Rifondazione Comunista che insieme al PdCI rappresentavo in questa amministrazione. Le motivazioni della mia uscita da Rifondazione sono ormai note: come sapete si è concluso recentemente (8 dicembre 2013) il nono Congresso Nazionale di Rifondazione Comunista e purtroppo, se pure avessi sperato fino alla fine il contrario, si è concluso nel peggiore dei modi.

“Poteva essere l’occasione per ripensare la struttura organizzativa del Partito, rivedere la linea politica nazionale e fare quindi veramente i conti con la deriva degli ultimi anni che ha visto il partito nel quale milito da ormai 20 anni subire una emorragia di voti e di iscritti, ma così non è stato.

Foto Vt
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“Che dopo le ripetute sconfitte non si sia provveduto ad un ricambio complessivo del gruppo dirigente ed anzi si dica che la crisi è dovuta al fatto che non si sia sufficientemente applicata la linea stabilita a livello nazionale vuol dire non fare i conti con la realtà – tengo a sottolineare che l’unico caso in controtendenza in termini di risultati e di consenso è stato quello ottenuto da Rifondazione Comunista alle ultime elezioni amministrative a Viareggio in alleanza con il centrosinistra, soluzione avversata da una parte del partito a livello locale e dalla direzione nazionale.

“Ultimamente si è persa la lucidità politica che da sempre ha permesso di distinguere il piano politico nazionale da quello locale e si è andata affermando l’idea che essendo improponibile un’alleanza a livello nazionale col PD – cosa che condivido pienamente – lo stesso debba avvenire localmente – questo è stato motivo di scontro e di lacerazione nel Partito a Viareggio in occasione delle ultime elezioni.

“Come dicevo, milito in Rifondazione Comunista da 20 anni e ho assistito in questi ultimi anni ad una vera e propria involuzione politica che non mi permette più di riconoscermi in questo partito. Nel 1991 Rifondazione da movimento divenne partito; negli ultimi tempi sta progressivamente tornando ad essere un movimento, quasi fiero ai vertici della sua natura extraparlamentare. Si è verificata una vera e propria mutazione genetica che invece di vedere Rifondazione come erede morale e politico della parte nobile della tradizione comunista del PCI -come io l’ho sempre pensata-, l’ha ridotta ad un gruppetto identitario.

“Da tutto questo e da molto altro che non sto qui ad indicare per non annoiarvi ho tratto la conclusione che si è per me chiusa una fase ed ecco quindi la decisione di lasciare Rifondazione Comunista.

roberto rossetti“Per questo motivo, in coerenza con i miei principi etico-politici, rassegno le dimissioni da Assessore; non potrei – e non lo voglio – ricoprire un ruolo affidatomi dal Sindaco, certo, voglio credere, per una sua stima personale, ma soprattutto perché rappresentate di una parte politica che lo ha sostenuto alle elezioni. Non fa parte del mio modo di essere, togliermi un casacca e mantenere una posizione ottenuta con quella casacca. Ho sempre e duramente criticato chi uscendo dal partito o cambiandolo manteneva però gli incarichi ottenuti. Non sarò certo io a fare ciò che ho rinfacciato ad altri. Quando Leonardo mi chiamò per propormi la nomina ad assessore mi disse che mi chiamava a titolo personale; la mia risposta fu allora – ed è ancora – che mai avrei accettato un incarico pubblico a titolo personale, ma lo avrei fatto solo in rappresentanza del partito cui ero iscritto e della federazione di cui faceva parte. La coerenza e la correttezza morale sono per me un valore indiscutibile. Per quanto si possa dire il contrario, la mia presenza toglierebbe spazio alla giusta rappresentanza di quelle forze che hanno sostenuto la tua candidatura a sindaco e che io non mi sento più di rappresentare.

“Proprio per questi motivi è chiaro che le mie dimissioni, ampiamente meditate, devono essere intese come assolutamente irrevocabili. Saluto tutti voi, vi ringrazio per gli attestati di stima che più volte mi avete confermato e che qui voglio ricambiare ampiamente e vi auguro di proseguire con il buon lavoro di rinnovamento iniziato insieme.

“Questa amministrazione sta bene operando; ha dato segni di novità e di coraggio e sulla via del coraggio, e non della timidezza che è sempre conservatrice, deve proseguire. Ringrazio anche la mia segretaria e i dipendenti dell’Ufficio Sociale e Casa che in questi mesi sono stati tormentati dalle mie richieste e colgo l’occasione di sottolineare nuovamente la necessità di rinforzare quei due uffici che sono strategici nella politica di una amministrazione di sinistra.

Un caro saluto,

Roberto Rossetti”

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ultimo aggiornamento: 04-01-2014


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