Quando lì si restringe e non scende più..: LA FIMOSI, i disturbi e le conseguenze di un disturbo sessuale

Che cosa è La fimosi?

E’ un restringimento del prepuzio (la parte di pelle del pene che ricopre il glande) che stringendosi rende difficile o impossibile la scopertura completa ed agevole del glande stesso. La fimosi è ovviamente più evidente in erezione, quando il pene e quindi anche il glande aumenta di volume, ma (nei casi casi più gravi) può essere presente anche a pene flaccido.

Le Cause della Fimosi

Le cause possono essere:

a) Congenite: il prepuzio, abbondante e ristretto nei bambini, con lo sviluppo puberale invece di allargarsi, come si verifica normalmente, rimane ristretto. Spesso si tende a confondere la fimosi congenita con la normale impossibilità a scoprire il glande nei bambini molto piccoli, in realtà in questo caso non è necessario fare nulla perché nel 90% di questi bambini il tutto si risolve autonomamente entro il quarto anno di vita.

b) Acquisite: sono cause che intervengono dopo uno sviluppo puberale normale; sono generalmente legati a fattori infettivi, infezioni del glande e del prepuzio (balanopostiti) che guariscono determinando processi di retrazione cicatriziale del prepuzio fino alla fimosi.

Disturbi e Conseguenze della fimosi

Variano in funzione della gravità della patologia:

a) Fimosi di grado lieve: il glande si scopre con difficoltà solo in erezione, può dare fastidio durante i rapporti quando il prepuzio viene retratto verso il basso ma non comporta problemi igienici;

b) Fimosi di grado medio: si verifica già a pene flaccido, il glande si scopre solo in parte, in questi casi oltre ai disturbi in fase sessuale, possono essere presenti difficoltà igieniche, la pulizia del glande diviene infatti difficoltosa e possono esserci complicanze infettive che peggiorano la fimosi;

c) Fimosi di grado severo: il glande non si riesce a scoprire, l’igiene è compromessa, sono frequenti complicanze infettive e nei casi molto avanzati può essere difficile anche urinare.

Come si riconosce la fimosi?

La diagnosi di fimosi è molto semplice e spesso viene fatta dal paziente stesso. Alla visita urologica o andrologica il prepuzio si presenta ristretto e pertanto la diagnosi è fatta. Nelle forme più lievi in cui la fimosi si manifesta solo in erezione l’esito della visita può essere dubbio, in tali casi il colloquio con il paziente chiarisce la situazione.

Come si cura la fimosi?

fimosiTerapie mediche della fimosi

Le terapie mediche sono riservate a quei casi in cui la fimosi sia sostenuta da infezioni o infiammazioni, mentre non è indicata nei casi di fimosi congenita. Le terapie mediche comprendono

a) terapie anti-infettive mirate all’agente che causala balanopostite ( generalmente batteri o funghi) che, a seconda della situazione, possono essere a somministrazione solo locale con pomate a base di antibiotici o antifungini; oppure, nei casi più impegnativi, possono comprendere anche un trattamento sistemico con antibiotici o antifungini orali;

b) terapie anti-infiammatorie: sono soprattutto trattamenti locali a base di cortisonici che possono essere impiegati in fase infettiva in associazione con i farmaci suddetti e nella successiva fase infiammatoria post-infettiva per prevenire una retrazione cicatriziale.

Laddove una fimosi sia sostenuta da fattori infiammatori recenti e quindi reversibili queste terapie possono dare dei benefici insperati.

Terapie chirurgiche della fimosi

Le terapie chirurgiche della fimosi comprendono la circoncisione e la postectomia parziale.

a) Circoncisione: è l’intervento più comunemente usato, viene fatto in anestesia locale, consiste nell’asportazione completa del prepuzio; Spesso insieme alla circoncisione vera e propria viene contestualmente eseguita anche la frenuloctomia cioè la rimozione del frenulo.

Dopo l’intervento il glande rimane completamente scoperto; ha il vantaggio di essere risolutivo pressoché in tutti i casi ma ha lo svantaggio di lasciare il glande completamente scoperto.

b) Postectomia parziale: è, come dice la parola, l’intervento di asportazione parziale del prepuzio; questo intervento è indicato quando esiste un anello prepuziale ristretto ed il resto del prepuzio si presenta ampio, viene asportata solo la parte ristretta del prepuzio. Questo intervento ha il vantaggio di mantenere una parte di prepuzio e quindi di mantenere una copertura parziale del glande; ha lo svantaggio che la fimosi si può ripresentare.

Il Recupero dopo intervento

Dopo l’intervento i punti di sutura sono riassorbibili e non necessitano di rimozione, la ferita guarisce in circa 2 settimane, il ritorno all’attività sessuale richiede circa 3-4 settimane anche se all’inizio della ripresa la cicatrice ancora fresca può dare qualche fastidio, l’utilizzo di pomate a base di sostanze anti-infiammatorie può essere di aiuto per accelerare la ripresa. Il glande che rimane scoperto in tutto o in parte presenta una sensibilità aumentata perché in contatto diretto con l’ambiente esterno; questa sensibilità è però del tutto transitoria in quanto si forma rapidamente un rivestimento cheratinizzato (corneo), come quello delle labbra, che ne riduce la sensibilità. Questa caratteristica può talvolta essere sfruttata nei casi di eiaculazione precoce non-responder alle altre terapie (vedi precedente articolo sulla terapia della eiaculatio precox).

Messaggi Conclusivi

La fimosi è una patologia benigna che può tuttavia causare disturbi anche marcati limitando, talvolta, in maniera importante l’ attività sessuale del paziente. Viene riconosciuta facilmente: basta soltanto una visita. E’ facilmente curabile: la terapia non è soltanto chirurgica ma nelle forme infiammatorie precoci può essere curata bene anche con terapia medica.

Qualche curiosità per sorriderne un po’…:

Nota fin dai tempi degli antichi egizi, la circoncisione e’ praticata nel Mondo in modo non uniforme con una diffusione influenzata da fattori culturali e religiosi.

Per i mussulmani la circoncisione ha un significato simbolico di purificazione spirituale e viene praticata sui bambini dai 5 ai 10 anni.

Gli Ebrei circoncidono i propri bambini all’ottavo giorno di vita. In generale possiamo dire che la grande maggioranza della popolazione maschile di religione ebraica e mussulmana è circoncisa.

Negli Usa, indipendentemente dagli aspetti religiosi, è una pratica molto diffusa nei primi giorni di vita degli infanti. Attualmente la maggioranza degli statunitensi maschi è circoncisa, in alcuni stati degli USA si arriva al 90% dei bambini. In questo caso non è la religione ad aver alimentato la diffusione della circoncisione ma piuttosto il diffondersi tra medici e genitori della convinzione degli effetti benefici di tale pratica sulla futura salute del figlio. Negli ultimi anni si e’ pero’ avuta negli stati più occidentali degli USA una notevole diminuzione delle circoncisioni neonatali.

Al contrario in Europa si stima che i circoncisi siano meno del 5% della popolazione maschile. Con la rilevante eccezione di alcuni paesi slavi (dove è elevata la presenza mussulmana) e dell’ Inghilterra. In effetti sembra che i reali maschi d’ Inghilterra siano tutti circoncisi, e che gli unici due che non sarebbero stati sottoposti all’intervento sarebbero i figli della “anticonformista” principessa, buon’anima, Diana, la quale si oppose rompendo una tradizione. Circola tuttavia voce che alla sua morte la cosa sia po avvenuta. Si narra che la regina Vittoria si ritenesse discendente di Davide e per questo avesse introdotto la pratica per la famiglia reale, anche perché era diffusa la scemenza che la circoncisione impedisse la masturbazione, cosa che probabilmente interessava la super-puritana Regina. E così oggi, dopo il tormentone del nome, oggi in Inghilterra c’è quello se il figlio di Kate sarà o no circonciso?

Per quello che riguarda i francesi, si narra che il re Luigi XVI fosse affetto da una fimosi severa che rendeva i suoi rapporti sessuali estremamente dolorosi, al punto da non riuscire a consumare il matrimonio con Maria Antonietta per almeno 4 anni. Alla fine, con grande sollievo suo e della moglie, una circoncisione lo curò completamente!

Quello che si può oggi dire con certezza della circoncisione maschile è che è sperimentatamente non dannosa (mai nella storia s’è sentito di stragi da circoncisione, ed erano tempi “medicalmente” ben più selvaggi). Che sia un vantaggio, è comunque opinabile. Per cui, parlando di circoncisione preventiva (quella terapeutica è ben altra cosa!), brilla per “mirabile sintesi e pregnanza” la saggezza popolare quando afferma che “se la si fa non è un problema, se non la si fa va bene lo stesso”.

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Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.  Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzo: [email protected]

 

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ultimo aggiornamento: 11-01-2014


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