VERSILIA. Nuova puntata di FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana l’articolo è firmato da Ornella Giusti, insegnante di psicologia-pedagogia-filosofia.

Scuola: gennaio-febbraio, periodo per l’iscrizione e la scelta, un dovere, un diritto,un progetto…

La Circolare Ministeriale del 10 gennaio 2014 stabilisce che le iscrizioni degli alunni e degli  studenti , alla classe prima della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado(scuola media) e di secondo grado (scuola superiore), partono dal 3 febbario per concludersi il 28 dello stesso mese. Già dal 27 gennaio è possibile effettuare la registrazione sul sito del MIUR (http://www.iscrizioni.istruzione.it) che il Ministero ha dedicato a questo scopo. Dunque prima è necessaria la registrazione e poi nei tempi previsti segue l’iscrizione. Sono esclusi da questa procedura  i bambini della Scuola dell’Infanzia, per i quali l’iscrizione resta una pratica cartacea da  sbrigare direttamente presso le segreterie scolastiche.

Informazioni snelle ed abbastanza chiare che fanno da cornice ad una situazione che spesso non è altrettanto semplice.

Le famiglie chiamate a scegliere la nuova sede scolastica dove iscrivere i propri figli e ancor più quelle che devono farlo per la prima classe della scuola secondaria superiore( si tratta di un progetto di vita) non hanno a disposizione strumenti sicuri per risolvere incertezze, timori, ansie.

Per i più piccoli  la scelta della sede scolastica è molte volte legata alle esigenze lavorative e di organizzazione degli adulti , così si decide per quella più comoda dove è più facile, in termini di distanza da casa o dal luogo di lavoro,  poter accompagnare e riprendere i ragazzi. Manca in questa considerazione la voce dei diretti interessati: i bambini. Molti sono convinti che a sei anni non siano in grado di capire le proprie emozioni ed esprimere in parole ciò che pensano. Anche se fosse così e non lo è, i bambini sono comunque capaci di ascoltare e allora sta ai grandi chiedere loro cosa pensano sul da farsi, dove e con chi vorrebbero andare a scuola: la risposta può anche essere il silenzio e allora sarà necessario riprendere l’argomento con più delicatezza ed osservare sempre con attenzione il loro comportamento con gli amichetti e a casa dopo il rientro dalla mattinata scolastica. Alterazioni dell’umore, del sonno, dell’alimentazione possono essere  modi di esprimere disagi che non trovano parole adatte per essere spiegati. L’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia non è meno importante dell’ultimo anno di corso per i ragazzi più grandi .

Andare in un’altra scuola in  una classe diversa con compagni differenti, insegnanti nuovi ed un impegno più grande  è una novità che non suscita necessariamente e sempre entusiasmo. L’incertezza è lo stato d’animo più diffuso tra tutti coloro che, bambini, ragazzi o adolescenti sono chiamati, assieme ai loro genitori, a fare una scelta che non è solo quella per il prossimo anno ma per il futuro. Un futuro che non può essere deciso dai grandi  perché è un valore che non può essere confezionato da altri, è necessario che i figli imparino a  costruirselo.  Le cose  più belle sono quelle conquistate non quelle trovate già pronte e l’incertezza è una condizione di vita sempre presente tutte le volte che c’è da affrontare qualche cosa di nuovo. L’incertezza va sperimentata; parlare dei timori e dei desideri, dei progetti e delle aspettative serve per imparare ad elaborarla.

Ascoltare i desideri dei ragazzi, anche se poi non potranno essere del tutto esauditi, consente di stabilire un punto di incontro ed una occasione di dialogo che contribuisce a formare una base di sicurezza emotiva  sulla quale è possibile  affrontare le scelte (non solo scolastiche) anche future con minor rischio di errori, ripetenze ed abbandoni.C’è estremo bisogno di questa sicurezza emotiva soprattutto quando i più giovani sono interessati alla scelta di proseguire nel ciclo superiore degli studi, una scuola che attende una riforma significativa di qualità, ma che al momento non prepara per il nostro tempo, allora l’unica vera risorsa è quella di agire sui ragazzi, renderli più sicuri, capaci di amare ciò che scelgono indipendentemente dalle difficoltà del presente.

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

(Visitato 60 volte, 1 visite oggi)

Due frane bloccano le strade. Isolate due famiglie a Camaiore

Il Cgc non la butta mai dentro, Barcellona cinque stelle. La maledizione Eurolega continua