FIRENZE. Finisce sotto esame la convenzione tra Regione Toscana ed Automobile Club Italia, diventata oggetto di una interrogazione consiliare da parte del gruppo Fratelli d’Italia che chiede chiarimenti riguardo alcuni meccanismi che anziché scoraggiare incentiverebbero gli errori dei pre ruoli.

“La convenzione tra Regione Toscana e Aci è totalmente da rivedere a causa di alcuni aspetti inaccettabili presenti nell’accordo che vanno a discapito dei cittadini, senza contare che costituiscono uno spreco di denaro pubblico non più tollerabile” esordiscono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Marina Staccioli, Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi nello spiegare le motivazioni che li hanno portati a presentare un’interrogazione alla Giunta, “e questo diventa ancora più grave se si considera che l’allarme era già stato lanciato in più occasioni dai Difensori Civici Regionali”.

“Tra le questioni più evidenti c’è quella riguardante il pagamento che la Regione fa ad Aci per ogni pratica gestita” spiega Staccioli. “In poche parole ogni procedimento aperto da Aci viene compensato dalla Regione con 13,05 euro, indipendentemente dalla legittimità dell’atto, soldi che si aggiungono agli oltre 800mila euro di finanziamenti di cui l’Aci già gode”.

“Nel 2007 vi erano oltre 500mila presunte irregolarità segnalate da ACI (a fronte delle 180mila del 2000), di cui oltre l’80% si sono poi risolte a favore del contribuente evidenziando quindi un errore di ACI stesso” prosegue Staccioli. “Basta un rapido conto per capire che stiamo parlando di alcuni milioni di euro in ballo ma quello che fa dubitare è il trend in progressivo aumento delle presunte irregolarità, che si erano già triplicate al subentro di ACI nella gestione delle tasse automobilistiche. È assurdo pensare che la Regione paghi indipendentemente dalla legittimità del pre-ruolo”.

“Abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni alla Giunta sul come sia stato possibile sottoscrivere una convenzione del genere che lede gli interessi dei cittadini ed è penalizzante per la Regione stessa” concludono Staccioli, Donzelli e Marcheschi “ e non escludiamo di presentare in seguito anche una mozione per far si che questo accordo venga rivisto con criteri più funzionali, meritori e corretti”.

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