VIAREGGIO. Non dal 30 giugno 2015 come voleva un emendamento al Milleproroghe approvato in precedenza, bensì già dal prossimo 30 giugno 2014 sarà vigente la norma che obbliga commercianti e professionisti ad accettare pagamenti con il bancomat per transazioni superiori a 30 euro.

Fino al 30 giugno 2014 saranno sottoposte alla norma solo le attività con fatturato superiore ai 200 mila euro, ma entro il 26 giugno 2014 è possibile che venga pubblicato un ulteriore decreto per i soggetti per adesso esclusi.

“Un vincolo – commenta Rodolfo Pasquini, direttore di Confcommercio Lucca – che, se da una parte vorrebbe imprime modernità ai servizi della rete distributiva italiana, dall’altra viene imposto come nuovo balzello per imprenditori e professionisti e in pratica sembra un regalo al sistema bancario da parte del Governo. Se la norma è stata fatta con l’intenzione di rendere più efficienti, comodi e sicuri i pagamenti, oltre che rintracciabili, allora andrebbero immediatamente calmierate le commissioni bancarie sulle transazioni. Da noi sono ancora troppo alte. Il decreto “Salva Italia” del dicembre 2011 prevedeva la revisione delle commissioni bancarie per il Pos, che non mi risulta abbia ancora avuto un suo decreto attuativo. Per avere il Pos in negozio si arriva a pagare un canone di 15-20 euro al mese, oltre alle commissioni su ogni transazione: spese basse per il bancomat (0,50-1%), più alte per le carte di credito (dall’1 al 3-4%). Per una struttura commerciale che fattura sui 500mila euro l’anno si tratta di una spesa di 15.000 euro annui”. “Ma i problemi maggiori riguardano ovviamente i piccoli commercianti – precisa Pasquini -, molti dei quali sprovvisti di Pos proprio alla luce dell’entità irrisoria dei singoli pagamenti che ricevono, e i professionisti, come commercialisti e avvocati, che non sempre dispongono dei sistemi per l’accettazione di pagamenti con moneta elettronica”.

“Di nuovo – insiste Pasquini – un aggravio, quindi, per i già tartassati piccoli esercenti. E’ nel nostro interesse favorire la clientela e i consumatori in genere, ma certo i consumi non ripartiranno per la presenza di qualche pos in più. E’ urgente far ripartire l’economia tagliando le tasse e il costo del lavoro invece di accatastare vincoli e obblighi sulle spalle delle piccole imprese”.

Confcommercio Lucca – per gli imprenditori che erano in attesa di conoscere meglio la norma – sottolinea che l’obbligo si riferisce alle carte di debito, ovvero ai bancomat – non alle carte di credito, che per adesso non vengono nominate; fino al 30 giugno 2014 sarà riferibile solo agli esercenti e ai professionisti il cui fatturato dell’anno precedente è superiore a 200 mila euro; si applica solo ai pagamenti superiori ai 30 euro; l’obbligo riguarda il venditore e non l’acquirente, che dunque potrà continuare a pagare anche con altri strumenti come il contante, l’assegno o il bonifico.

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ultimo aggiornamento: 30-01-2014


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