VIAREGGIO. “Caro sindaco Leonardo Betti, la situazione che si è creata a seguito dell’allontanamento di ben tre assessori e dalle dimissioni di un quarto genera in noi,in qualità di leali appartenenti alla coalizione di governo, una naturale preoccupazione ma soprattutto ci sollecita a chiederti di affrontare collettivamente con tutti i partiti della tua maggioranza questo difficile momento di crisi: è ora che in questa città i partiti recuperino il proprio ruolo costituzionale e civile di rappresentanza politica ed ideale di bisogni, urgenze ed idee.” Lo scrive in una nota Gualtiero Lami, segretario del circolo Manfredini di Rifondazione Comunista.

“In questi mesi questo non è avvenuto: molte delle scelte fatte dalla tua giunta sono state prese fuori dai luoghi istituzionali e dai luoghi deputati della politica e, non avertene a male, i risultati sono purtroppo evidenti. Molti esponenti dei vari partiti hanno avuto in questi mesi la precisa percezione che la strada intrapresa era errata e ti dirò che per il sottoscritto come per altri uomini politici cittadini quanto è accaduto nelle ultime ore non ha costituito una sorpresa!

“Troppi segnali, troppe illusorie pratiche autosufficienti, troppa ‘supponenza’ ed insensibilità nell’operare scelte su persone e temi non potevano che scatenare queste tensioni e giungere a questa deriva.

“Caro Leonardo, Rifondazione Comunista è impegnata in un preciso percorso e la tua esperienza alla guida della città ne rappresenta un decisivo passaggio. La nostra lealtà però non potrà più essere volutamente confusa con rassegnazione o, peggio ancora, debolezza. Sei e siamo di fronte ad un nodo dirimente. La città è in ginocchio, la crisi economica e sociale la attanaglia e la piega: non puoi, non possiamo più tergiversare o fallire.

“Paghi, paghiamo le tue scelte, scelte che abbiamo rispettato poiché sindaco eletto e perché erano nelle tue prerogative di legge, ma spesso non le abbiamo comprese e condivise, troppe volte le abbiamo subite come risultato di accordi e pressioni esterne o interne da parte di gruppi di consenso e di potere che niente avevano a che fare con la normale e necessaria dialettica collaborativa tra alleati di governo.

“Troppe volte le nostre opinioni, i nostri inviti e le nostre sensibilità sono state volontariamente sacrificate ad altri scopi o più semplicemente ignorate perché ritenute prive di diritto di cittadinanza presso un ambito molto ristretto di consiglieri personali o semplici amici.

“Ti chiediamo perciò di cambiare rotta, di sfruttare al meglio il disagio e la difficoltà di questa fase per rinnovare comportamenti e chiarire tutte le questioni, nella tua autonomia ma anche rispettando i valori di reciproca collaborazione e partecipazione che crediamo siano elemento qualificante per qualsiasi esperienza di governo.

“Ti invitiamo ad un confronto sereno ma puntuale sul programma ed aderiamo anche pubblicamente alla richiesta avanzata in tal senso da altri partiti della coalizione perché è chiaro che questo non è un semplice rimpasto, ma è un passaggio di natura ben più complessa e difficile.

“Non pensiamo perciò che possa bastare un semplice e rituale aggiustamento,una nomina avulsa da ogni altro tipo di ragionamento di nuovi assessori, qui vanno chiarite priorità ed interventi da fare nel breve termine e vanno ripensati ruoli e persone dentro la giunta e fuori da essa, tra i collaboratori più stretti, nelle Partecipate e nelle Fondazioni.

“Su questo terreno siamo ancora disposti a fornire il nostro autonomo contributo, le nostre idee e le nostre esperienze di proposta e di persone ma il cambio deve essere radicale e deve riguardare prima di tutto il ruolo ed il peso democratico dei Partiti che va contrapposto a quello da più parti citato dei ‘poteri forti’ che incombono e indirizzano la vita pubblica cittadina.

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“Ora basta, la Federazione della Sinistra ritiri i suoi esponenti da questa amministrazione”

Strambi e Romanini nella nuova giunta Betti. Si attende l’ok di Palestini. Congelato il posto per Sel