SERAVEZZA. Nuovo appuntamento con A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.

Il cimitero di Querceta

Spesso considerati solo luoghi di dolore i cimiteri contengono delle vere e proprie opere d’arte. Qualche tempo fa ho partecipato ad una interessantissima visita guidata al Cimitero Monumentale di Milano: strutture architettoniche imponenti, bassorilievi marmorei e sculture di pregio nascondono spesso nomi di artisti illustri e storie vissute interessanti.

foto Galatea Versilia
foto Galatea Versilia

 Dopo questa profonda esperienza ho quindi pensato di fare delle ricerche su una statua presente nel vecchio cimitero di Querceta: una scultura in marmo, spesso coperta da sterpaglie, che ricorda il Pensatore di Rodin.

Il vecchio cimitero di Querceta risale alla fine del Settecento ed è stato smantellato attorno al 1940-1950 per garantire il traffico sull’Aurelia e la costruzione del cavalcavia. Un nuovo cimitero è stato costruito e le salme e le tombe vi sono state trasferite. Ma qualcosa è rimasto nel vecchio camposanto e tra le lapidi superstiti è spesso possibile vedere biciclette e rifiuti ingombranti abbandonati.

La grande statua rappresenta La Meditazione ed è del pietrasantino Gian Giuseppe Mancini (Strettoia 1881 – Milano 1954), architetto apprezzato dalla stampa parigina per i progetti di un teatro e del coro di una cattedrale con i quali vince al Salon di Parigi nel 1904. In Versilia ha progettato diverse abitazioni tra cui il villino Pampiglioni a Forte dei Marmi (oggi Hotel Ritz) e alcuni apparati liturgici nella chiesa di Terrinca.

Trova fortuna a Milano dove diventa insegnante e poi preside al Politecnico e il suo talento è riconosciuto dall’Arata.

Come ha scritto Foscolo solo la “corrispondenza d’amorosi sensi” garantisce l’immortalità. Il ricordo dei familiari tiene in vita il defunto e due lapidi visibili nel vecchio cimitero lo confermano. Quella dedicata al soldato ventenne Silvio Cardini, morto sull’altipiano dell’Asiago, chiede la preghiera del fedele, mentre la memoria del soldato Luigi Consigli, morto sul Carso, “più che su questa pietra rimarrà

foto Galatea Versilia
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incancellabile” nei cuori dei familiari. Il cimitero accoglie poi le spoglie di Marco Borrini, stretto collaboratore  di Henraux.  Nel 2000 l’amministrazione ha incaricato l’architetto Ceragioli di Camaiore di trasformare il sito in un luogo della memoria, come riporta un articolo dell’epoca di Versilia Oggi, ma fino ad ora nulla è stato fatto. Il cimitero è della Parrocchia di Querceta e se qualche progetto verrà formulato vi informerò.

Stefania Neri, Galatea Versilia

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ultimo aggiornamento: 10-02-2014


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