VIAREGGIO. Ambientazioni circensi e rinascimentali per la politica italiana, governanti, parlamentari, sindaci e leader, scrittori, soprani, omaggi letterari ma anche culinari. Con un Matteo Renzi protagonista e Enrico Letta che – almeno a Carnevale – sembra proprio non volersene andare ecco le dieci maschere isolate.

Alessandro Albanese, La solita zuppa

Ispirata al romanzo “La fattoria degli animali” di Orwell è una critica contro il potere. Chiaramente ispirata al romanzo satirico di matrice antisovietica “La fattoria degli animali” di George Orwell, questa maschera esprime senza mezzi termini una forte critica verso il potere costituito. Il maiale antropomorfo ributtante e untuoso, rappresenta le classi dirigenti e le oligarchie truffaldine che, voraci e nichiliste, si sollazzano in un mondo dorato fondato sulla fame e il dolore di molti, sempre “in tasca” agli operai. La solita zuppa, insomma.

Associazione H.AR.T.,  Non si vede ben che con il cuore

Omaggio al Piccolo Principe di Antoine de Saint Exuperie. La maschera vuole essere un omaggio al personaggio del libro Le Petit Prince, che festeggia nel 2013 le settanta candeline, al suo autore, Antoine de Saint Exuperie di cui, proprio nel 2014, ricorre il settantesimo anniversario della misteriosa scomparsa. Il titolo è una delle frasi più celebri e celebrate del libro, è il segreto che la piccola volpe svela all’amico, un invito a non fermarsi alle superficie delle cose guardandole solo con gli occhi, così da poterne cogliere la reale esistenze.

Balderi Gabriele Libero, Gli equilibristi

Interpretazione circense del precario equilibrio delle larghe intese in gli equilibristi, letta, viareggio, carnevale, maschere isolateParlamento. Il maestoso  elefante simbolo della povera Italia è sormontato da tre improbabili funamboli. C’è Enrico Letta che prova a rimanere ben saldo nella sua posizione nonostante le spinte (ormai arrivate) provenienti da più parti che vogliono farlo cadere. Dietro di lui Angelino Alfano con tanto di monociclo e Beppe Grillo che tenta di arrampicarsi sulla groppa del povero elefante  che non riesce ad andare avanti, bloccato com’è dalle pesanti  responsabilità europee e soprattutto per le “palle al piede” di un ex leader del recente passato italiano.

Chicca Daniele, Lo Renzi… Il Magnifico

(Foto: Vt)
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Ambientazione rinascimentale per il rottamatore fiorentino Renzi che, come dimostra anche la cronaca degli ultimi giorni, punta dritto al governo. Acclamiamo un condottiero che ci guidi in questo periodo di crisi. È  il sindaco fiorentino a capo del rinascimento politico italiano, il nostro Lo… Renzi il Magnifico. Firenze come seme da cui rinascere grazie al giglio simbolo di purezza, proponiamo a furor di popolo questo giovane condottiero, che a cavallo del suo sicuro destriero di legno, dati i tempi di crisi, porti a una rinascita della nostra amata Italia.

Cinquini Michele & Silvia Cirri, Letta e… RieLetta

Cambiano i volti sulle poltrone, ma il potere resta nelle solite oscure mani. Votare è un diritto e un dovere. Ma cosa decidiamo? Dopo molti tentativi di cambiamento, tutto è rimasto come prima. Cambiano i volti di chi siede sulle poltrone, ma il potere resta nelle solite “oscure” e potenti mani, che continuano a fare il loro gioco occulto. Come andrà a finire? Enrico Letta è il burattino mosso dalle fila di questo ombroso fantasma, ma anche lui è rimasto vittima dell’ennesimo tentativo di rinnovamento. Vedremo come

(Foto: Vt)
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andrà a finire.

Francesconi Michelangelo, Pesto alla genovese

Larghe intese: Grillo passa da pestatore a pestato, come il pesto della sua città. Dopo le ultime elezioni, che hanno visto il Movimento 5 Stelle come primo partito d’Italia, Beppe Grillo era sulla cresta dell’onda, ma qualcosa va storto. Con l’alleanza della sinistra e della destra, il comico si trova pestato da quegli elementi che si sono alleati per non farlo governare. Si crea quindi una scenetta dove il leader del Movimento si ritrova pestato in un mortaio dai tre massimi vertici del governo italiano: Enrico Letta, Giorgio Napolitano e Angelino Alfano.

Galli Valentina, The cooking show

Le prelibatezze culinarie hanno invaso la tv e adesso arrivano pure al Corso Mascherato. Et voilà! Dalla tv pronte per voi delle ricette perfette, per delle buone forchette,  passando per la cucina tradizionale. The Cooking Show oggi presenta a voi:  Un pasticcio alla Clerici con spolverata di sorriso e prezzemolo; un’acciuga dolce annidata di Benedetta Parodi con tocco di zucchero a velo:  Hells Chicken o pollo alla diavola ruspante su letto di patate biologiche e peperoncino jalapeno,  un gateaux in forma di ciotola di cane con retrogusto Bastianich;  e infine per concludere il dolce della casa Magia di Carnevale.

Pucci Andrea & Franco Don Matteo Renzi

Abiti talari per il sindaco Renzi che pedala come il protagonista della nota fiction. Il titolo della maschera nasce dalla frase pronunciata a gran voce dal sindaco di Firenze Matteo Renzi: “chi pedala va avanti, chi resta fermo cade” (ottobre 2013). “Don Matteo Renzi” è il vulcanico sindaco fiorentino nei panni di prete, determinato più che mai a manovrare la sua bicicletta per arrivare verso l’incarico più ambito del nostro governo. Vuole portare a termine la sua impresa e con la sua agile bici non bada a ostacoli: nemmeno all’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani che, fino a poco tempo fa,  cerca di sbarrargli la strada.

Serra Davis La Calla… s

Un omaggio alla grande diva Maria Callas, una scelta che potrebbe apparire demodé secondo i costruttori ma che mira a  inserire all’interno del circuito del Carnevale personaggi differenti dagli ormai troppo noti ed inflazionati volti della politica. Così anche il Carnevale mette da parte la satira e lo sberleffo, per omaggiare quei personaggi che hanno fatto parlar di sé in tutto il mondo”.  Il soggetto delle maschera isolata è semplice e di chiara lettura legato ad un altrettanto semplice gioco di parole che unisce bene il nome del personaggio Maria Callas a quello del fiore, appunto le Calle.

Vanni Alessandro, Maschera isolata

La maschera prende spunto da un gioco di parole sul nome stesso delle categoria , rappresentando  un pagliaccio triste perché incarcerato in cella di isolamento, nonostante fuori si svolga il Corso Mascherato. Ma dato che Carnevale vuol dire anche sovvertimento dell’ordine costituito,il  triste clown cammina tra la folla dei Viali a Mare portandosi dietro la porta della sua cella, tenuto a debita distanza, e quindi “isolato” dalle mascherine presenti in Passeggiata.

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