VIAREGGIO. “Di ritorno dal cimitero, ho appreso la notizia; Renzi potrebbe volere in squadra Mauro Moretti quale ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo. Noi familiari non potevamo non avere un’altra mazzata tra capo e collo ed oggi è toccato a Renzi darcela.” Questa la reazione di Daniela Rombi, madre di una delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 e presidente dell’associazione Il Mondo che Vorrei onlus.

“Eppure con Matteo Renzi ci siamo incontrati qui a Viareggio in occasione delle elezioni del nostro sindaco e a Firenze in occasione dell’ultima manifestazione nazionale di Libera’: in entrambe le occasioni mi ha personalmente espresso la sua vicinanza al nostro dolore incoraggiandoci ad andare avanti e non mollare. Eppure, dalla tv e dai giornali vedo che è la solita persona, l’ex windaco di Firenze.

“Non lo faccia, smentisca subito questa aberrante ipotesi, l’ipotesi che un imputato per la morte di 32 persone bruciate vive nella sicurezza delle loro case – senza dimenticare le altre imputazioni e 47 operai morti sui binari per mancanza di sicurezza dal 2007 ad oggi – vada a ricoprire il Ministero delle Infrastrutture. Ma come si fa a pensare una cosa del genere? E’ uno scherzo di Carnevale? No, è un incubo, perché come cambia il premier viene sempre fuori questa cosa: come mai? Perché?

“Caro Matteo Renzi, non si azzardi neanche a pensare di fare questa cosa, è così offensivo per noi ma soprattutto per i nostri figli morti che è impensabile. E che non ci vengano a dire che è solo frutto di un giornalismo in cerca della grande notizia: non ci interessa, nessuno deve neanche osare pensare Moretti ministro.

“Voi del Pd ad agosto avete ‘scelto’ di mantenerlo ancora amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, quelle ferrovie che preferiscono pagare tanti soldi ai familiari dei morti anziché fare sicurezza sui binari. Voi del Pd avete ‘scelto’ di non stare al nostro fianco e di prendervi i soldi nel processo appena iniziato, logica e lineare conseguenza a quanto detto prima.

“Ma il Pd è fatto di uomini e per fortuna qui a Viareggio, ed in primis il presidente della nostra provincia – Lucca, se non lo sapesse – e la senatrice Granaiola sono due persone speciali, e lei? A questo punto non lo so, tocca a lei dirmelo.

“In attesa di un suo riscontro, Le chiedo comunque un colloquio con noi, colloquio che Letta non ci ha mai concesso. Che strano, questo Pd”.

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