FIRENZE. Si rinnova il protocollo siglato da Anci Toscana con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, a partire dal quale, in occasione della redazione dei bilanci di previsioni dei comuni, degli assestamenti e dei consuntivi, Comuni e organizzazioni sindacali sono invitati ad avviare confronti sulle politiche e formulare intese anche a livello territoriale. Obiettivo comune è quello di favorire l’adozione da parte dei Comuni toscani di politiche tese tutelare soprattutto il potere di acquisto (con particolare riferimento ai redditi da lavoro dipendente e da pensioni) e a garantire il welfare locale ed i servizi sociali, evitando per quanto possibile l’aumento della pressione fiscale e tariffaria.

Per quanto riguarda il rilancio degli investimenti, l’intesa mira a sollecitare un’azione congiunta verso il Governo e il Parlamento per garantire il ripristino di trasferimenti finanziari adeguati e il rispetto dei tempi di erogazione ai comuni, contrastando la politica dei tagli lineari. Anci Toscana e organizzazioni sindacali chiedono anche una modifica del patto di stabilità interno, almeno per quanto riguarda le risorse da destinare ad investimenti per le politiche di sviluppo e di messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici (scolastici in particolare) e all’occupazione (con particolare riguardo a giovani, donne e disabili).

Tra i punti condivisi ci sono un impegno certo alla realizzazione dei Patti antievasione, il contrasto all’incremento delle tariffe locali e di quelle dei servizi a domanda individuale individuando, per le fasce di popolazione in situazione di particolare disagio, esenzioni e/o quote di compartecipazione diversificate in base al reddito Isee e l’applicazione dell’addizionale Irpef in maniera progressiva. Le politiche abitative dovranno mirare a dare risposte immediate all’emergenza e al fabbisogno di case, ad esempio garantendo la maggiore copertura possibile del fondo contributi affitto, dando impulso alla costituzione delle agenzie per la casa a livello comunale, ampliando la disponibilità di alloggi in affitto a canone sociale per le fasce deboli, esonerando dal pagamento Imu le persone ricoverate in Rsa e che abbiano mantenuto la prima casa a disposizione. Impegno comune anche per l’efficientamento dei servizi della Pa. Si è convenuto di prestare particolare attenzione all’utilizzo delle risorse derivanti dal fondo regionale per la non autosufficienza e di quelle comunali stanziate allo stesso scopo con l’obiettivo di innalzare e consolidare i servizi sociali, in particolare quelli per la non autosufficienza e la disabilità. Attenzione anche al raggiungimento di accordi per la valorizzazione del lavoro pubblico, al superamento e il contenimento del lavoro precario/instabile e alla conciliazione vita/lavoro.

I soggetti firmatari concordano c inoltre che a fronte di esternalizzazioni vi sia un impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali ed in particolare Anci Toscana si impegna a dare indicazioni ai comuni affinché i bandi di gara escludano il “massimo ribasso” e privilegino “l’offerta economicamente più vantaggiosa”, al fine di garantire il livello più alto possibile di legalità nel territorio e sicurezza per i lavoratori.

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