MASSAROSA. Riconversione dell’impianto di Pioppogatto in “Fabbrica dei Materiali”, definitiva chiusura dell’inceneritore di Falascaia, strategie di riduzione dei rifiuti alla fonte, centri del riuso, centri di ricerca, rafforzamento della filiera del riciclo, ed altro ancora. Questi i punti salienti elaborati dal professor Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza e dal dottor Massimiliano Strata sulla base delle indicazioni di amministrazioni comunali, associazioni e comitati versiliesi.

“Dopo l’adozione da parte della Regione Toscana, avvenuta a fine dicembre 2013, del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e bonifica dei siti inquinati- spiega l’assessore all’ambiente del comune di Massarosa Damasco Rosi che ha coordinato i lavori – i Comuni afferenti al CAV di cui il sindaco Umberto Buratti è l’attuale presidente, grazie anche a un serio confronto con le associazioni e comitati ambientalisti versiliesi, hanno inviato ieri alla Regione un documento congiunto per presentare una serie di osservazioni, sollevando con esse eccezioni e formulando al tempo stesso richieste per la futura gestione dei rifiuti in Versilia.

Si tratta di un passaggio storico- prosegue- un’occasione che non ci siamo fatti sfuggire, un momento di sintesi di anni di battaglie dei Comuni e di quelle associazioni ambientaliste che hanno lottato per far valere le ragioni delle nostre comunità, per disegnare il futuro scenario di gestione ed impiantistico del nostro territorio, per troppi anni schiavo di politiche passate prive di lungimiranza lasciateci in eredità con conseguenze nefaste che per troppo tempo hanno martoriato e continuano a martoriare enti e cittadini dal punto di vista ambientale e economico, sia per il malfunzionamento degli impianti, sia per gli smisurati contenziosi giudiziari che valgono, purtroppo, decine e decine di milioni di euro e che oggi ci troviamo noi a dover risolvere.

Abbiamo ritenuto fondamentale che i Comuni della Versilia e le associazioni ambientaliste, in virtù di questo scenario, ossia l’adozione del “Piano”, si riunissero intorno ad un tavolo, per “fare squadra”, per redigere un documento unico, per portare avanti insieme una solida strategia comune e per far passare una volta per tutte una linea inalienabile, che è quella che vuole non solo l’eliminazione dell’inceneritore di Falascaia, ma anche un migliore utilizzo dell’impianto di Pioppogatto da riconvertirsi in sede di valorizzazione delle raccolte differenziate dei vari materiali attraverso la trasformazione da attuale impianto di trattamento meccanico biologico a futura “Fabbrica dei Materiali” all’avanguardia secondo la logica proposta, circa due anni fa, in uno studio preliminare, dal professor Enzo Favoino, esperto mondiale di questa materia. Molti altri sono i temi toccati nel documento, tutti nella direzione di politiche virtuose nella gestione dei rifiuti, con ricadute che potranno essere estremamente positive per i cittadini del nostro territorio.

L’adozione del “Piano”, con la fase delle osservazioni, è il momento per portare a compimento il nostro progetto e noi ci siamo inseriti con forza in questo percorso. Il prossimo passaggio sarà un ulteriore confronto con la Regione Toscana ed ATO Toscana Costa ed il successivo ancora sarà l’individuazione delle forme giuridiche e dei finanziamenti, da ricercare tramite sempre la Regione Toscana o il costituendo gestore unico di ambito, per veder realizzare quanto prima le nostre intenzioni.

La “partita” della gestione dei rifiuti in Versilia, una materia dove non ci si improvvisa, non solo è la più delicata e difficile problematica che da anni le amministrazioni si trovano ad affrontare, ma anche perché sul futuro di questa tematica si gioca la sopravvivenza dei nostri Enti e la tutela dei cittadini versiliesi da molti punti di vista “.

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Damasco Rosi massarosa pioppogatto

ultimo aggiornamento: 18-03-2014


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