VIAREGGIO. “La Cgil sta con le vittime della strage del 29 giugno, insieme ai loro familiari, insieme all’Assemblea 29 giugno perchè la battaglia per la verità, la giustizia, la sicurezza è la nostra battaglia, senza se e senza ma. Per questo si è costituita parte civile al processo contro Moretti e gli altri imputati della strage”. Lo scrivono in una nota i sindacalisti Andrea Antonioli (direttivo provinciale Cgil), Lamberto Pocai (segretario generale Fiom provinciale) e Mauro Rossi (segretario provinciale Fiom).

“La sicurezza dei lavoratori delle ferrovie, quella degli utenti del servizio e dei cittadini che vivono intorno alla rete ferroviaria, insieme al diritto di tutti alla mobilità e quindi ad avere una servizio ferroviario efficiente che svolga anche una funzione sociale per i cittadini, vedi i pendolari e che non abbia come unico fine quello di produrre profitti a scapito di tutto e di tutti, sono obiettivi anche della Cgil. La nostra non deve essere quindi una manifestazione di solidarietà nei confronti di chi ha perso un congiunto il 29 giugno 2009 e chiede giustizia, bensì una condivisione piena e totale dei loro obiettivi.

“È vergognoso chiamare i familiari delle vittime ‘tensioni esterne al congresso’, come grave e contradditorio era l’invito a partecipare al congresso nazionale Filt ad un personaggio, Moretti, che è responsabile/esecutore materiale delle politiche di smantellamento della sicurezza e della funzione pubblica del sistema ferroviario italiano, contro il quale siamo costituiti parte civile al processo per la strage. Bene ha fatto il segretario della Cgil di Lucca, così come molti altri, a chiedere alla Filt nazionale di rivedere quella scelta, ma se quell’invito è stato fatto e se al congresso della Cgil di Lucca è stato bocciato, su richiesta del segretario, un ordine del giorno che chiedeva le dimissioni di Moretti, vuol dire che è necessario fare un passo avanti nella chiarezza, senza pericolosi equilibrismi, come quello di richiedere le dimissioni di Moretti in caso di condanna.

“Dovrebbe essere scontato il suo allontanamento in caso di condanna, ma noi non possiamo aspettare che la verità giudiziaria emerga dopo lunghi anni di processi, Moretti va allontanato ora perchè già rinviato a giudizio con accuse pesantissime, e perchè responsabile delle scelte scellerate che le Ferrovie hanno fatto.

“La Cgil della provincia di Lucca, a partire dalla zona della Versilia deve riappropriarsi di questa battaglia aprendo subito una profonda riflessione con i suoi militanti ed i suoi gruppi dirigenti, per poter rispondere a Daniela Rombi che andremo avanti e fino in fondo nella costituzione di parte di civile insieme ai familiari e che insieme a loro a partire da Lucca vogliamo coinvolgere tutta la Cgil nella battaglia per la verità la giustizia, la sicurezza, per l’allontanamento di Moretti”.

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