VIAREGGIO. Quattro richiedenti asilo e rifugiati arrivati sul territorio del Comune di Viareggio e inseriti nei progetti di accoglienza gestiti, in sintonia e sincronia tra Comune di Viareggio, Provincia di Lucca e Arci. E un altro nucleo familiare in arrivo nelle prossime settimane. Sono i primi numeri del Progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) finanziato da ministero degli Interni e sotto la supervisione di Anci, l’associazione dei comuni d’Italia, per quanto riguarda Viareggio.

Il sistema di sostegno a questa particolare categoria d’immigrati è attivo da diversi anni nella provincia di Lucca, e negli scorsi mesi ha visto l’adesione anche del Comune di Pietrasanta e, da gennaio 2014, anche di quello di Viareggio.

Il progetto, istituito nel 2002 dal Ministero degli Interni, prevede l’accoglienza di richiedenti asilo politico e la loro progressiva integrazione nel tessuto sociale e lavorativo del nostro paese. Per il triennio 2014-2017, il Servizio Centrale dello Sprar ha previsto la gestione di 16mila beneficiari su tutto il territorio nazionale. Sul territorio dei due comuni della nostra zona insisteranno, a pieno regime e se ve ne sarà la necessità, 14 beneficiari in questo triennio.

Un ulteriore progetto di accoglienza nella nostra area che, come è storia e patrimonio del nostro tessuto, culla di viaggiatori e porto di mare, ha sempre avuto particolare attenzione per la solidarietà-

“I richiedenti asilo – spiegano dall’Arci – sono uomini e donne che fuggono da guerre, persecuzioni e discriminazioni e che, in questi ultimi anni, abbiamo conosciuto, attraverso le immagini dei loro sbarchi ripetuti sulle coste italiane in condizioni complesse. Come Arci gestiamo, totalmente, ogni passaggio, dal reperimento degli alloggi, a tutte le pratiche sanitarie e legali, ai corsi di lingua fino alle attività ricreative e formative nel periodo che, dalla richiesta di asilo politico arriva alla disanima della richiesta stessa da parte degli organi preposti. In questo lasso di tempo, solitamente dai 6 ai 12 mesi, le persone devono riuscire a integrarsi il più possibile nel nostro paese”.

I primi quattro beneficiari – due cittadini nigeriani e altrettanti cittadini ghanesi – sono già stati ricevuti, in Comune, dall’assessore al sociale Isaliana Lazzerini che ha rimarcato la volontà dell’amministrazione cittadina di essere parte attiva e vitale a sostegno degli “ultimi della terra”: “Siamo orgogliosi di partecipare ad un progetto cosi importante. Da parte nostra il sostegno a tutti gli uomini e le donne che fuggono da persecuzioni, di qualunque tipo, da guerre e che hanno fatto richiesta di asilo nel nostro paese, è assoluto”.

Un progetto che dimostra, ancora una volta, la vitalità dell’associazionismo nel nostro territorio.

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ultimo aggiornamento: 09-04-2014


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