PIETRASANTA. “Ci pare di sognare, anzi di vivere un incubo. Se nei giorni scorsi ci sentivamo sollevati dal fatto che almeno le elezioni europee avessero dato una ‘spintina’ alla truppa Lombardi & Mori, con il taglio dell’erba e una modesta sistemazione delle aiuole, oggi siamo presi dallo sconforto. La Bandiera Blu è in forse e Anteprime non si fa”. Lo scrive Alberto Giovannetti, capogruppo consiliare di Forza Italia.

“Sinceramente ogni tanto ci viene un po’ di sconforto, anche di tipo personale: forse non siamo abbastanza all’altezza per svolgere il nostro ruolo di rappresentanti della minoranza. Sono anni che facciamo proposte, interrogazioni, proponiamo mozioni e segnaliamo disservizi, ma nulla da fare: questi signori paiono vivere su di un altro pianeta.

“Come si fa a non rendersi conto delle enormi difficoltà in cui versano le imprese e le famiglie sul territorio?
Ci pare impossibile che non comprendano quanto importanti siano la Bandiera Blu e Anteprime: queste sono soltanto le ultime cose che in quattro anni la nostra città ha perduto. Abbiamo il dovere come comunità di fare qualcosa per tentare di metterci una pezza. Il problema non è più di parte: qui si deve decidere se continuare a cadere, come avviene da oltre quattro anni, oppure tentare di tornare a camminare per poi correre.

“Il nostro Comune vive ormai, per oltre la metà del Pil sul turismo ed il restante sull’artigianato artistico e commerciale. Ma di che cosa ha bisogno il turismo? Pulizia, ordine, sicurezza, asfaltature, segnaletica orizzontale e verticale, piani di settore moderni, finanziamenti a tassi agevolati, snellimento della burocrazia, promozione e sempre e comunque velocità e brillantezza della pubblica amministrazione.

“Per quanto riguarda il settore dell’artigianato artistico e commerciale si è smesso di investire in attività promozionali, per non parlare poi della problematica del Piano Paesaggistico Regionale che metterà in grave crisi tutto il settore. Sul punto vogliamo stigmatizzare una cosa che riteniamo gravissima, durante il consiglio comunale congiunto, tenutosi a Seravezza, la minoranza consiliare era presente in forze – 5 su 8 -, invece la maggioranza era rappresentata dal sindaco e da un consigliere. Questo fa capire quale sia il livello di interesse di queste persone verso il mondo produttivo. Ma d’altra parte, le imprese rappresentano un mondo che questi signori hanno sempre ritenuto formato da evasori e sfruttatori del popolo.

“Il problema, comunque, è uno solo: o questi se ne vanno alla svelta o qui non ci rimarrà più niente. La prossima primavera ci sarà il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco: non ci dovranno essere soltanto dei partiti contrapposti, ma un modo di essere e di pensare contro un altro modo di essere e di pensare.

“Il modo attuale, che ci governa ormai da oltre quattro anni, non ci piace: la comunità è pronta a ribellarsi democraticamente attraverso il dissenso e dopo ripartiremo con slancio, entusiasmo e meno tasse”.

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