VIAREGGIO. “È assurdo, inaccettabile, impensabile solo ipotizzare un futuro senza il Carnevale. Questa nostra città, che vive un momento così difficile, oggi, soprattutto oggi, deve dimostrare di volere contare su quelli che sono gli straordinari valori della manifestazione”. Scrive così Stefano Pasquinucci, presidente della Fondazione Carnevale, in un accorato appello pubblico.

“Una storia centenaria, una categoria (i costruttori) unica al mondo per caratteristiche, un indotto di molti milioni di euro di gran lunga superiore al contributo del Comune, una notorietà nazionale e internazionale, una valenza sociale, culturale e turistica, una credibilità indiscussa, una partecipazione, un coinvolgimento ed una condivisione che sono alla base della scelta che decine di migliaia di persone fanno per diventare protagonisti attivi di un patrimonio comune.

“Un rapporto sempre più forte con le scuole ed i bambini che nel Carnevale hanno l’opportunità di scoprire la fantasia, il sogno, il piacere della creatività, l’emozione. Un patrimonio che dobbiamo sapere meritare, mantenere e valorizzare perché è da questo impegno che passa il futuro di Viareggio e dei nostri figli. Un obbligo a cui nessuno spero voglia sottrarsi.

stefano pasquinucci“Per questi motivi chiedo pubblicamente alle istituzioni, alla classe politica, alle categorie e agli imprenditori di riflettere sulla ‘grave consapevolezza del momento’ affinché sia possibile lasciare da parte divisioni, invidie, rancori, disinteresse, egoismo, rassegnazione, disfattismo o personalismi. Questa è oggi la responsabilità a cui credo di dover tener fede, ancor più pronto a fare la mia parte, ma anche disponibile a farmi da parte.

“Il tutto alla luce di una esperienza indimenticabile e gratificante, per risultati ottenuti e per l’opportunità che mi ha offerto di capire nel profondo la ‘grandezza del Carnevale di Viareggio’. Un periodo durante il quale ho incontrato e lavorato con persone – consiglio di amministrazione, consiglio di indirizzo, staff della Fondazione, carristi, collaboratori, rioni, volontari e altri – che hanno, con la loro passione, disponibilità, professionalità e umanità, qualificato per sempre la mia vita”.

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