VIAREGGIO. “Il presidente del consiglio comunale, al termine della Conferenza Capigruppo di questa mattina, ha fissato il prossimo consiglio per il giorno 7 maggio ma ha espunto dall’ordine del giorno il Regolamento sugli intrattenimenti musicali in quanto la maggioranza ha riconosciuto che il ‘regolamento Romanini’ risultava carente sotto molteplici profili e che vi è necessità di rimettervi mano da capo”. Lo scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.
“A tal fine è stata fissata una riunione della Commissione Commercio per il giorno 3 maggio alle ore 9, che però sarà aperta a tutti i consiglieri comunali e – sullo stile di quella che fu per il porto – a tutti gli addetti ai lavori in grado di fornire un proprio contributo utile a migliorare il regolamento.
“Segnalo, e si è notata, l’assenza dell’assessore Romanini la quale, a mio avviso, stante la centralità dell’argomento ‘intrattenimento musicale’, avrebbe fatto bene ad essere presente alla riunione che invece ha disertato come è successo nelle precedenti riunioni della Commissione Commercio.
“Evidentemente il vicesindaco non ha gradito la ‘bacchettata sulle mani’ ricevuta dalla sua maggioranza all’indomani della prima Commissione Commercio dove espose in pompa magna il ‘suo’ regolamento, poi bocciato dal consigliere del Pd Stefano Genick oltre che dalle opposizioni. Effettivamente anche questa mattina un certo ‘mal coordinamento’, per usare un eufemismo, fra Pd, Viva Viareggio Viva e Federerazione della Sinistra si è notato.
“Non so se vi hanno inciso le recenti esternazioni dell’ex sindaco Marco Marcucci che non mi pare abbiano promosso la Giunta Betti – sia chiaro: non sono affari miei -, ma oggettivamente lo sbandamento della maggioranza è davvero visibile ad occhio nudo.
“Ad ogni modo, il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini si augura, nell’interesse della città, di poter trovare quanto prima un’intesa che sia utile a confezionare un regolamento migliore di quello strampalato che licenziò Romanini”.
