FIRENZE. “Vorrei chiedere scusa a Fabrizio Pellegrini per non averlo citato nei ringraziamenti come uno degli uomini provenienti da An, ma sinceramente con tutte le casacche che ha cambiato nella sua breve ma intensa vita politica non ricordavo la sua appartenenza alla vecchia Alleanza Nazionale”: la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marina Staccioli sceglie la via dell’ironia per rispondere all’attacco dell’esponente politico camaiorese, e lo fa ricordando il lungo palmares politico di Pellegrini che, partendo dalla vecchia Alleanza Nazionale, si è tesserato – nell’ordine – con PdL, La Destra, Udc, Futuro e Libertà, Movimento W l’Italia, e Fratelli d’Italia, salvo poi affermare di essere tornato nella corrente An, “tante e continue folgorazioni sulla via di Damasco che, a quanto pare, non ha superato indenne.

“L’attacco di Pellegrini altro non è che l’esternazione di un rancore personale suo, e la scelta di strumentalizzare i miei ringraziamenti e i risultati elettorali dimostrano anche la caratura e pochezza del personaggio in questione – prosegue Staccioli – per giunta pretende anche di giudicare situazioni personali di cui non è a conoscenza poiché ha scelto, lui, non altri, di isolarsi dal resto degli iscritti della provincia e agire per conto proprio.

“Pellegrini poi parla di candidati e preferenze personali i suoi voti sono 146 su 510,quindi i364 voti sono il frutto del lavoro svolto da noi con il gazebo a Lido di Camaiore, il volantinaggio e l’affissione dei manifesti su tutto il territorio camaiorese. Sulla prima questione i dati ufficiali del Ministero a livello provinciale, e non di parrocchia, parlano chiaro, mentre sulla seconda torno a ribadire, come fatto anche durante la campagna elettorale, che la mia presenza nella lista Luce a Stazzema era di sostegno per spirito di squadra e nell’assoluta consapevolezza che sarebbe stata una candidatura molto probabilmente perdente.

“Per quanto riguarda le primarie interne a Fratelli d’Italia infine, svoltesi su tutto il territorio nazionale, ricordo a Pellegrini che ovunque, ad eccezione della provincia di Lucca, la sua cosiddetta corrente ha correttamente partecipato accettando un leale confronto, mentre lui e i suoi hanno preferito sottrarsi all’esame delle primarie forse proprio perché a differenza di quanto dicono, sono loro a vendere fumo e trincerarsi dietro posizioni autoreferenziali”. “La mia è pura e semplice onestà intellettuale e politica, il resto sono solo cattiverie gratuite di chi ha un modo di vivere e intendere la politica vecchio e personalistico”.

“Capisco che il Tulps e i regolamenti elettorali non siano Topolino, ma con un po’ di impegno forse anche il signor Pellegrini può arrivare a capire di averla sparata grossa”, replica invece il portavoce regionale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, “ricordo infatti al signor Pellegrini che il quorum da raggiungere per eleggere un consigliere è il 3%, non il 4, ed è stato ampiamente superato anche grazie alle mie 413 preferenze, della serie, meglio tacere dando l’impressione di essere bischeri, che aprire la bocca e togliere ogni dubbio”.

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