CAMAIORE. “Se cercate Camaiore sul sito della via Francigena ,patrocinato dal Consiglio d’Europa, non lo troverete subito, verrà  citato “ per l’antica Badia, la salita del Montemagno, e la strada Provinciale 1 a tratti molto pericolosa” e “per la  discreta disponibilità d’acqua e punti di ristoro”.  Cosa c’è di strano? Di strano c’è che quale punto di arrivo e di partenza della 27a tappa del viaggio verso Roma è citata  la città di Pietrasanta e non Camaiore come avrebbe dovuto”.

Lo denuncia Giacomo Pardini, presidente del Circolo Giovani NCD di Lucca, riportando alla ribalta un caso già affrontato, in passato, anche dall’ex candidato sindaco di Camaiore Francesco Ceragioli, che anche in questi giorni sta continuando questa sua battaglia per ristabilire la verità storica.

“Dal X secolo – scrive Pardini – quando l’arcivescovo Sigerico descrisse il suo viaggio da Roma a Canterbury la tappa che partiva da  Lucca arrivava nella nostra Città, ora non più.  Nella nostra amministrazione nessuno si è accorto della progressiva perdita di importanza di Camaiore , da questo che  non è solo un circuito turistico religioso,ma parte integrante della nostra culturale delle nostre radici.  Eppure il nostro Sindaco ne aveva promesso il recupero e la valorizzazione “ attraverso progetti ed interventi di  recupero e messa in rete dei sentieri e della viabilità storica attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e regionali”  (punto 2 di AZIONI) e che si sarebbe “creato un collegamento diretto tra il Parco archeologico di via Acquarella e  Villa Le Pianore attraverso la via Francigena” (punto 6 AZIONI). Dopo pochi mesi dal suo insediamento migliaia di  Euro dovevano arrivare, stando alla stampa, per valorizzare quello che già era stato fatto.

“Anche questa parte del vostro programma – scrive Pardini – è stata disattesa, come per il parco di via Acquarella, si è trattato, purtroppo,  di sole promesse elettorali. Un’occasione persa per il nostro territorio. Le cifre necessarie per i lavori di manutenzione di quello che era già stato fatto, una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione a quanto viene messo in rete sugli itinerari storici della nostra zona, una cartellonistica  appropriata, convenzioni con gli albergatori locali ( oltre quella esistente del Colosseo) illustrate in modo chiaro, sono  semplici iniziative , e crediamo non sarebbero state un peso insopportabile per la collettività. Forse meno spettacolari e  costose di altre iniziative che poco hanno di originale e di unico. Non ne facciamo una questione di campanile, con i comuni vicini non ci deve essere competizione, ma una proficua  sinergia, solo che non vorremmo che una peculiarità del nostro territorio ci venisse tolta per l’incuria di pochi”.

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ultimo aggiornamento: 11-06-2014


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