FORTE DEI MARMI. Quando la burocrazia impedisce l’azione. Il sindaco Umberto Buratti scrive al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per rappresentargli un episodio che la dice lunga sui ritardi della macchina amministrativa italiana e nel caso specifico, fa attendere da oltre un mese la chiusura serale dei varchi a mare perché l’Agenzia delle Dogane non ha ancora inviato il nullaosta, peraltro rilasciato già da tutti gli altri enti preposti .

“In data 13 maggio – spiega Buratti- si è svolta una riunione, presieduta dal Prefetto di Lucca, per discutere dell’apertura regolamentata dei varchi di accesso all’arenile, alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, il Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio, del Direttore dell’Agenzia del Demanio di Firenze e il Direttore dell’Ufficio delle dogane di Viareggio. I sindaci nell’occasione, come avviene dal 2008 hanno rappresentato la necessità di procedere alla chiusura in orario notturno di alcuni varchi, con particolare riferimento a quelli confinanti i locali del divertimento.

Questo per prevenire danneggiamenti alle strutture balneari e problematiche igienico sanitarie, dovute all’abbandono sull’arenile di rifiuti di ogni genere. Argomento, fra l’altro già trattato in precedenti riunioni, in relazione ad episodi di furti e vandalismi verificatisi negli stabilimenti balneari rivieraschi. Esaminate le bozze di ordinanze predisposte dai sindaci di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Viareggio e avuta conferma che la regolamentazione dell’accesso fosse la stessa degli anni precedenti – prosegue il sindaco- il consesso ha espresso parere favorevole alla previsione di una limitazione in orario notturno, in considerazione delle esigenze indicate.

Ebbene – conclude il sindaco – ad oggi stiamo ancora spettando il nullaosta scritto dell’Agenzia delle Dogane, dopo che abbiamo dovuto inviare a Viareggio anche un’ulteriore richiesta formale in data 22 maggio. Tutto questo, per regolamentare la chiusura di alcuni passi a mare, come si ripete da ben sei anni, perché la normativa esistente (art.19 del 1990) prevede il rilascio di un’autorizzazione da parte delle Dogane, con un procedimento autonomo e separato rispetto a qualunque conferenza di servizi.

Se veramente si vuole sburocratizzare questo Paese, Sig Presidente, iniziamo dalla complessa materia del Demanio marittimo”.

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