VIAREGGIO. Riccardo Antonini il ferroviere licenziato dalle Ferrovie dello Stato, perché fin dal primo momento che c’è stata la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio si è schierato a fianco dei familiari per denunciare la mancanza di sicurezza in ferrovia, ieri sera in Comune a Viareggio nel corso del consiglio straordinario per il quinto anno della strage nel suo intervento aveva posto il problema su questo aspetto.

Nello stesso momento, a pochi chilometri di distanza senza che lui ne fosse aggiornato, si è sfiorata la tragedia a Migliarino dove ha preso fuoco un vagone su un treno Intrercity.
“L’ex amministratore delle Ferrovie Mauro Moretti, che ora il premier Matteo Renzi ha addirittura promosso, indagato nel processo in corso a Lucca, privilegia la velocità – dice Antonini – sulla sicurezza in ferrovia, sono 50 i decessi per infortunio sul lavoro in questi ultimi anni e nessuno ne parla. Al processo di Lucca si tende ad evitare la visibilità mediatica, perché ci sono imputati personaggi dello Stato, è l’unico dove non sono ammesse le telecamere.

Le nostre ferrovie sono pericolose, non viene adeguatamente curata la sicurezza e questi sono i risultati che si hanno a scapito della gente che rischia sulla propria pelle”. Intanto la querela di Moretti contro Riccardo Antonini è stata archiviata, dopo una contestazione che il ferroviere fece nei confronti dell’Ad nel corso di una manifestazione che il PD organizzò a Genova nel 2011, dove Antonini rivendicava a Moretti di non porre attenzione sull’aspetto della sicurezza”. Marco Piagentini e Daniela Rombi coinvolti in prima persona nella strage di Viareggio.

Il primo ha perso la moglie e due figli rimanendo gravemente ustionato, la Rombi ha perso la figlia, chiedono il reintegro di Antonini al lavoro e nello stesso tempo anche loro in virtù di quanto accaduto anche ieri sera denunciano ancora una volta la poca attenzione sulla sicurezza in Ferrovia.

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Festival del Gelato il giorno della strage di Viareggio, la rabbia dei familiari delle vittime

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