CAMAIORE. “Speravamo in un premio a Isoke, la poetessa amata da Saviano e Soyinka. Lo speravamo perché è una giovane donna coraggiosa, che merita sostegno nella sua attività di letteratura civile e nella sua opera umanitaria, che salva vite innocenti e si oppone al traffico di carne umana. Speravamo in una scelta coraggiosa da parte della giuria, tanto più in questo periodo caratterizzato da un’ondata spaventosa di intolleranza e violenza (si pensi al pestaggio dell’adolescente Rom, alle porte di Parigi), dal continuo rafforzarsi delle mafie con i loro orridi traffici, dal diffondersi di una cultura vuota, arida e priva di ideali. Il premio non è arrivato. Però ieri abbiamo incontrato la giovane poetessa a Genova ed era felice: “La mia opera prima è stata selezionata fra i finalisti,” ci ha detto, raggiante, “e questo è un segno che qualcosa sta cambiando anche nell’ambiente della cultura e dell’arte!”. Prima di imbatterci in lei e nel suo compagno, eravamo dispiaciuti e qualcuno di noi anche un po’ amareggiato dalla decisione della giuria. Ma il sorriso di Isoke ci ha trasmesso la forza del bene e improvvisamente abbiamo compreso che sbagliavamo a essere tristi, perché in Versilia ha vinto lei, con la poesia di amore e speranza che ci regala, con l’ottimismo – così necessario! – che porta a tutti noi”.

Lo scrive Roberto Malini, menzione speciale al Premio Letterario Camaiore 2012 e vincitore di premi letterari nazionali e internazionali.

 

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