FIRENZE. Piano paesaggistico, secondo Cgil e Fillea Toscana “la notizia del ricorso alla serrata delle imprese del distretto Lapideo Apuo-versiliese come strumento di protesta contro il piano paesaggistico approvato dalla commissione all’unanimità è un atto sbagliato nei contenuti quanto illecito nella forma. Tutto il percorso del Pit ci ha visto impegnati a sostenere una serie di cambiamenti e il risultato dimostra quanto la nostra azione sia stata utile ad ottenere un punto di approdo equilibrato, in grado di coniugare la difesa dei posti di lavoro con le attivitá produttive e la salvaguardia ambientale in un quadro di ammodernamento e regolazione dell’intero sistema”.

Aggiungono Cgil e Fillea Toscana: “Ci aspettavamo dalle imprese del territorio, magari, anche un impegno volto alla ricomposizione della filiera e al sostegno di misure sulla tracciabilità per combattere evasione ed elusione, tema sul quale continuiamo ad ascoltare un fragoroso silenzio. Ed invece pur in presenza di sostanziali modifiche al Pit che vanno secondo noi nella direzione giusta e tengono conto di alcune delle preoccupazioni delle imprese, siamo davanti a prese di posizione irresponsabili, non piú sui contenuti (che possono essere naturalmente sempre modificati anche dal successivo dibattito del consiglio) ma sulla ‘filosofia e spirito della norma’. Un atteggiamento inaccettabile! Tanto piú se accompagnato appunto, da minacce di ‘serrata’ o comunque iniziative sanzionabili e rilevanti dal punto di vista giuridico, che come categoria e come Confederazione non potremmo che contrastare nelle opportune sedi. Nell’auspicare che gli estremismi siano battuti, riconfermiamo una nostra piena disponibilità ad un confronto di merito una volta che siano riposti questi toni inaccettabili”.

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ultimo aggiornamento: 29-06-2014


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