PIETRASANTA. “Poco importa che i Cobas non siano presenti in Prefettura a sottoscrivere l’accordo per l’assunzione in Ato Costa dei lavoratori ex-Tev Veolia. L’accordo è una vittoria ottenuta dopo mesi di denunce pubbliche, di cause di lavoro, di proteste, senza le quali non sarebbe mai stata avviata quella trattativa sindacale dalla quale hanno volutamente escluso i Cobas”. Lo scrivono in una nota i Cobas Versilia e Pisa.

“Questo passaggio in Prefettura è stato reso necessario perché i lavoratori da assumere dovranno avere una certa anzianità di servizio al momento in cui entrerà in funzione il gestore Unico per il quale sono ancora in corso le gare di affidamento  e solo in questo modo potranno essere assorbiti.

I lavoratori di Pioppogatto, lo ricordiamo a chi se lo fosse dimenticato, erano stati assunti da Ver.A., la società che attualmente gestisce l’impianto, con contratto a tempo determinato nonostante le normative prevedessero che nei cambi di appalto si deve conservare la natura del rapporto di lavoro; prevedendo inoltre una cassa integrazione a rotazione che era rimasta sostanzialmente bloccata fino all’intervento del sindacato di base. Quella assunzione venne allora contestata dai Cobas. Se un lavoratore viene assunto a tempo indeterminato perché nei cambi di appalto passa a tempo determinato?

In questi anni si sono commessi molti errori (anche da parte delle società partecipate dai Comuni che con il tempo hanno smarrito la loro natura pubblica) ma altri  ancora potrebbero arrivare con la nuova gara nell’igiene ambientale, per esempio lasciando fuori i lavoratori degli appalti e dei subappalti che sono migliaia in tutta la regione. Per questo mentre ci rallegriamo per i lavoratori di Pioppogatto non dobbiamo abbassare la guardia per appalti e precari.

In questi anni chi si è ribellato a questa situazione rivendicando il passaggio diretto a VerA è sembrato un sognatore. Con la lotta sono riusciti ad ottenere ciò che gli era stato tolto.

Per i Cobas la salvaguardia dei posti di lavoro, tutti quelli precari inclusi, resta la priorità per cui battersi insieme alla costruzione di una filiera del riciclo che salvaguardi l’ambiente promuovendo allo stesso tempo l’occupazione.

Il prossimo passo è già stato intrapreso. Il 12 luglio i lavoratori dell’ERSU sciopereranno per rivendicare l’assunzione a tempo indeterminato dei 36 precari della società: diritto che gli spetta a tutti gli effetti, essendo  vincitori del concorso pubblico del 2009, garantendo così il loro passaggio al nuovo gestore unico. Compito di noi tutti sarà sostenere questo momento di lotta.

I lavoratori di Pioppogatto (e non solo) non abbassino la guardia per evitare che arrivino nell’immediato futuro brutte sorprese”.

 

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ultimo aggiornamento: 30-06-2014


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