VIAREGGIO. “Una precisazione e doverosa seppur sappiamo bene essere inutile. Inutili, come i diversi incontri effettuati nei mesi di Maggio e Giugno”.

Lo scrivono i familiari delle vittime riuniti nell’Associazione “Il Mondo che vorrei onlus”, l’Assemblea 29 Giugno e il Motogruppo Tartarughe Lente riferendosi al “totale rifiuto della mozione approvata in Consiglio Comunale il 28 Giugno  perché difforme da quella presentata in data 20 giugno e concordata con i rappresentanti ufficiali del consiglio Comunale.

Inutili, come gli otto punti, da noi portati all’attenzione del consiglio e condivisi da chi in quelle riunioni era ufficialmente incaricato a dibattere e autorizzare.

Inutile, come il finto teatrino del consiglio comunale aperto del 20 Giugno solo per pubblicizzare e pubblicizzarsi.

Inutili, come le discussioni, dei consiglieri comunali, durate più giorni, per arrivare a partorire un documento difforme da quello precedentemente concordato con i familiari.

Inutili e inascoltate, come  le richieste dei familiari di partecipare ad eventuali ulteriori riunioni.

Inutile, come il tentativo oltremodo viscido e subdolo, a pochi minuti dal consiglio comunale del 28 Giugno, per cercare di convincerci della utilità del vostro inutile lavoro.

Inutile, come la mozione farsa votata dalla maggioranza del consiglio.

Inutili e senza un benché minimo di senso gli interventi per giustificare l’ingiustificabile.

Inutile, come il voto del primo cittadino che, votando entrambe le mozioni, si e guardato bene di prendere una posizione chiara e forte, ed è stato sonoramente smentito dalla sua maggioranza che non ha votato come il suo sindaco.

Inutili come le mail inviate nei giorni successivi, per giustificarsi di una scelta offensiva verso noi familiari e la città stessa.

Inutile forse anche queste righe, ma doverose da parte di tutti i familiari e le associazioni che quotidianamente con il  loro supporto personale ed economico e attraverso la loro continua presenza a tutti gli appuntamenti fino ad ora organizzati si sentono in dovere di comunicare:

Quello che è emerso da questi fatti è ciò che noi sentiamo di non meritarci, ma soprattutto chiediamo di rispettare il 29 Giugno e i nostri cari.

Se volete continuare ad essere inutili, non chiamateci più, abbiate la sensibilità di lasciarci fuori dai vostri giochini politici e abbiate almeno la decenza di non prenderci ………in giro, ve ne saremmo grati”.

Daniela Rombi, Claudio Menichetti, Valentina Menichetti, Riccardo Rombi, Giuseppe Rombi, Leda Burchi, Serena Rossi, Menichetti Giovanni, Maria Grazia Antonelli, Maffei Barbara, Maffei Francesca, Maffei Stefania, Maffei Angelo, Farnocchia Daniela, i genitori di Alessandro Farnocchia, Orsi Mario, Orsi Anna Maria, Forti Deborah, Angeli Roberto, Beretti Luciana, Beretti Carlo, Pietro Battistini, Veronica Battistini, Irene Battistini, Silvano Falorni, Ivana Bonetti, Angela Matrone, Sirio Bertuccelli,  Maria Antonietta Maccioni, Andrea Maccioni, Luca Bonuccelli, Roberto Scolari, Federico Scolari, Maria Antonietta Frasca, Franco Malfatti, Marco Piagentini, Roberto Piagentini, Catia Piagentini, Stefano Doveri, Martina Doveri, Cataldo Stefania, Maddalena Nigro, Fabio Stefania, Alessia Stefania, Danilo Stefania, Mons. Raffaello Piagentini.

 

 

 

 

 

 

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“Aver ceduto ai ricatti dell’opposizione è stato un errore. I familiari delle vittime del 29 Giugno hanno ragione”