LIDO DI CAMAIORE. Sono stati tolti da una ditta incaricata dal consorzio di bonifica Toscana Nord i rifiuti portati dalle piogge di mercoledì notte lungo la fossa dell’Abate a Lido di Camaiore. Durante la piena del fiume lo sporco è stato trattenuto dalle due barriere-filtro galleggianti, sistemate dal Consorzio nel corso d’acqua all’altezza della via Fratti, proprio per evitare che andasse a finire in mare e sulle spiagge. Alghe, tavole di legno, pezzi di polistirolo, bottiglie di plastica, perfino un paio di copertoni sono stati raccolti manualmente da due operatori e portati in discarica.

La barriera galleggiante è una misura di contenimento, che il consorzio usa anche per arginare gli sversamenti di liquami e le fioriture estive di alghe. Funziona alla perfezione, ma porta alla luce la pessima abitudine di utilizzare fossi e canali come discariche.

“I rifiuti gettati nei nostri canali sono una quantità altissima”, spiega il presidente Ismaele Ridolfi. “Ogni anno il consorzio spende oltre 50.000 euro per eliminare il materiale che vediamo accumularsi sia alle barriere galleggianti, ma anche quello trattenuto nelle griglie degli impianti idrovori, che per il cittadino è sicuramente meno evidente”.

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