VIAREGGIO. “Dar vita all’Unione dei Comuni della Versilia è un obiettivo che fa bene alla Versilia e può favorire un miglior governo del risanamento di Viareggio”. Lo afferma la senatrice viareggina del Pd Manuela Granaiola.

“L’obiettivo della unità operativa dei comuni della Versilia è stato decantato da tutti i sindaci eletti, che oggi sono tutti di centrosinistra. Perciò, dormire su questi temi, non dare segni di convinta adesione, non costruire percorsi concreti di rinnovamento e di integrazione sarebbe un errore. Comprendo le difficoltà e la complessità del processo al quale dovremmo saper dar vita, difficoltà che lo stesso Betti evidenzia con molto realismo nel suo appello: nessun ritardo od egoistico localismo possono essere giustificati.

“I sindaci della Versilia devono collaborare e, finalmente, chiudere un cerchio ormai da troppo tempo rimasto incompiuto. Se qualcuno ritenesse che, in questo contesto, isolare Viareggio potesse rappresentare una qualche semplificazione, credo gli vada fatto notare che si tratta di un errore e di una pia illusione perché un eventuale declino strutturale di Viareggio non potrebbe che riversarsi negativamente su tutta l’economia versiliese.

“La visione d’ambito deve conquistarsi il ruolo di nuovo punto di riferimento per la tutela ed il governo del territorio e deve sapersi affermare come interlocutore privilegiato nel rapporto istituzionale tra regione e comunità locale. Pena la marginalità amministrativa soprattutto nella gestione delle già limitate linee di finanziamento regionali e nazionali. Si deve avere il coraggio di osare nuove, più ardite ed efficienti soluzioni senza temere di mettere in discussione l’esistente (magari anche facendo errori e da questi imparando); ma puntando sempre all’efficacia ed all’efficienza.

“Unici punti di riferimento granitici devono rimanere i bisogni dei cittadini, le modalità di erogazione dei servizi, la verifica della loro efficienza e sostenibilità. Gli obiettivi sono quelli di produrre nuova ricchezza, ridurre i costi della politica e dell’apparato amministrativo, sbrogliare i grovigli delle partecipate, unificare le opportunità di accesso al welfare comunitario, salvaguardare il territorio ed il patrimonio paesaggistico.

“Oggi abbiamo bisogno di fatti e risultati concreti. I cittadini e le imprese devono percepire che al centro del progetto di unione non ci sono ‘gli enti’, gli apparati, la struttura o nuove poltrone ma i loro bisogni e le loro aspettative. Solo facendo così i cittadini potranno sperimentare, verificare e condividere un progetto che inevitabilmente dovrà scontrarsi anche con radicate convinzioni di campanile; ma che soprattutto non potrà essere realizzato senza un convinto sostegno della stragrande maggioranza della popolazione versiliese”.

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ultimo aggiornamento: 16-07-2014


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