STAZZEMA. Mentre proseguono fino al 17 agosto le Mostre al Palazzo della Cultura in Cardoso “Gli allievi di Nerina Simi” e alla Casa del Berlingaio di Stazzema “Il Cenacolo Stazzemese”, domenica 27 luglio alle ore 17,30 sulla Terrazza del Palazzo della Cultura in Cardoso si svolgerà il primo appuntamento dell’ Aperitivo sotto il Forato in cui si parlerà della figura di Filadelfo Simi, il pittore nativo di Levigliani, che raccolse attorno alla sua figura a Stazzema i maggiori pittori di inizio Novecento e poi una scuola pittorica che fu proseguita dalla figlia Nera. Le due mostre in corso narrano questo percorso generazionale che la signora Alba Tiberto Beluffi ha riassunto in un libro che sarà presentato in questa occasione dal titolo “La saga dei Simi”, un libro autobiografico che si divide in due parti. Nella prima l’Autrice, in una forma leggermente autoironica, racconta come sia venuta in possesso dei quadri che compongono la collezione Simi della Banca di Credito Cooperativo di Pietrasanta. Si tratta di sessanta opere di Filadelfo e di Nera Simi, fra le quali ci sono diversi capolavori, rintracciati attraverso eredi, collezionisti, gallerie con un lavoro di ricerca quasi ventennale e con l’assistenza e la competenza dell’allora Direttore Generale della Banca Rag. Giovanni Tosi e dell’attuale Presidente notaio Umberto Guidugli. Nella seconda parte l’Autrice narra le vicissitudini non facili che l’hanno condotta a donare l’Archivio di Filadelfo Simi al Palazzo Mediceo di Seravezza. Il libro, in una veste tipografica elegante e sofisticata, con abbondanza di riproduzioni fotografiche di opere e documenti. Il libro sarà presentato dallo storico dell’arte Tiziano Panconi, recentemente insignito del Premio Internazionale Foedus. In occasione di questa presentazione, che si svolge nel Palazzetto del Cardoso, l’Autrice offrirà al Comune di Stazzema il cavalletto di Filadelfo Simi, su cui l’Artista sistemava le tele per riprendere a Stazzema scorci di paese stupendi, come La vite o La famiglia in villeggiatura, e dove ha composto autentici capolavori come Un mazzo di fiori, Le Parche, La Preghiera della sera, L’altalena, etc., quadri che sono squarci di vita. Con questa donazione si vuole in parte ripagare la perdita  dell’Archivio di cui taluni si lamentano in paese, ma soprattutto l’offerta è determinata dalla considerazione che un oggetto di valore storico per la zona non deve essere considerato una privata proprietà, ma deve giustamente essere restituito alla Comunità.
“Il Comune di Stazzema”, commenta l’Assessore alle politiche culturali, Serena Vincenti, “ringrazia la signora Beluffi di questo impegno pluridecennale dedicato alla riscoperta di un pittore Filadelfo Simi, della figlia e delle due scuole che i due pittori crearono attorno a sé a partire dalla fine dell’Ottocento per quasi un secolo e i cui quadri si trovano oggi in tutto il mondo. Torna a Stazzema il cavalletto che utilizzava Filadelfo Simi per realizzare le sue opere e la nostra Comunità non poteva che rispondere con lo stesso entusiasmo con cui la signora Beluffi ha nel corso dei decenni preservato e promosso l’opera della scuola dei Simi: questa sarà finalmente l’occasione con cui il Sindaco Maurizio Verona, conferendole una medaglia, potrà ringraziarla per l’impegno di tutti questi anni”.

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